Dopo la vicenda australiana, Facebook promette investimenti nel settore dell’editoria.
Facebook Inc. si è impegnata mercoledì 24 febbraio a investire almeno 1 miliardo nell’industria dell’informazione nei prossimi tre anni. Qualche giorno fa, il colosso dei social network si è scontrato con il governo dell’Australia, che ha portato avanti la legge che prevede di far pagare a Facebook e agli altri social le news che vengono condivise sulle piattaforme.
La settimana scorsa, in risposta ai propositi del governo australiano Facebook Inc. aveva oscurato tutte le pagine di news del social network blu e impedito la condivisione di notizie. Il blackout ha letteralmente sconvolto il settore della stampa online, che in parte già dipende dalle piattaforme di microblogging.
Facebook, investimenti nell’editoria per 1 miliardo
“Abbiamo investito $600 milioni dal 2018 per sostenere l’industria delle notizie e abbiamo pianificato di investire almeno un ulteriore miliardo di dollari nei prossimi tre anni”, ha detto Nick Clegg, vicepresidente Facebook per gli affari global.
L’impegno di Facebook arriva dopo l’investimento di Google dell’anno scorso per la medesima cifra. I giganti della tecnologia sono sempre più sotto la lente d’ingrandimento dei legislatori non solo per il loro modello di business, ma anche per la proliferazione di fake news.
Cos’è successo in Australia secondo Facebook
Secondo Clegg, la vicenda australiana è nata in seguito a “un malinteso di fondo sul rapporto tra Facebook e gli editori”, perché sono “gli editori stessi che scelgono di condividere le loro storie sui social media”. Pertanto, le affermazioni secondo cui “Facebook rubi o prenda il giornalismo originale per trarne il proprio beneficio sono sempre state false”.
Nonostante queste considerazioni, Facebook ha comunque acconsentito a un investimento nel settore dell’informazione. Lo stallo è stato risolto “a seguito di trattative”, ha detto Clegg: “Il Governo australiano ha accettato dei cambiamenti che incoraggiano trattative eque, senza la minaccia incombente di un arbitrato pesante e imprevedibile”.
Il dirigente Facebook ha aggiunto che la compagnia non vede l’ora “di stringere nuovi accordi con gli editori per permettere agli australiani di poter condividere nuovamente i link delle notizie su Facebook”.
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