In alcune Regioni è possibile uscire e spostarsi per fare l’orto, anche in un Comune diverso da quello di residenza e in coppia. Nelle altre resta ancora vietato, in attesa della Fase 2.
Una buona notizia per coloro che hanno un orto personale lontano dalla propria abitazione: alcune ordinanze regionali ammettono gli spostamenti per raggiungere il terreno e coltivarlo, anche in coppia.
In alcuni casi, inoltre, uscire per fare l’orto e allevare gli animali è possibile anche se il terreno si trova in un Comune diverso da quello di domicilio/residenza, senza il rischio di infrangere il divieto imposto con l’ordinanza ministeriale del 22 marzo 2020.
Il via libera all’orto, però, non vale per tutte le Regioni, ma solo per Abruzzo, Liguria, Trentino Alto Adige, Sardegna e Toscana, ma ci sono buone probabilità che alla fine del lockdown - il 3 maggio 2020 - sarà esteso in tutta Italia.
Nuova apertura anche per taglialegna, guardia venatoria e allevatori. Ecco le Regioni in cui si può fare l’orto e le regole a cui attenersi per evitare le sanzioni.
Fare l’orto: le Regioni dove è consentito
Non tutti hanno la fortuna di avere un orto personale nel giardino della propria abitazione o in prossimità di essa. Adesso in alcune Regioni non sarà più vietato uscire di casa per coltivare l’orto e raccoglierne i frutti, in alcuni casi anche in coppia. Una grande novità che apre la strada all’allentamento delle misure restrittive anti-coronavirus, in attesa della Fase 2.
Naturalmente, ove concesso, gli spostamenti dovranno avvenire secondo le regole del buon senso, senza mettere in pericolo terze persone e limitando le uscite allo stretto necessario; sempre meglio essere muniti del modulo di autocertificazione.
La prima Regione in assoluto a concedere la possibilità di curare l’orto è stata la Sardegna, e dal 13 aprile 2020 si può anche in Abruzzo e in Liguria. Il Governatore Toti, però, ha precisato che gli spostamenti consentiti sono limitati al Comune di residenza o, al massimo, a quelli limitrofi.
Via libera agli orti in Toscana, qui il governatore della Regione Enrico Rossi ha emesso un’ordinanza dove consente gli spostamenti per raggiungere i terreni coltivati o da coltivare, anche in un altro Comune e in coppia. Ciò sia per gli imprenditori agricoli che per l’agricoltura amatoriale ad uso personale.
Anche il Trentino Alto Adige sembra essere aperto alla possibilità di consentire gli spostamenti verso gli orti, manca solamente la comunicazione ufficiale; e sulla scia del Trentino pare che si stia muovendo anche il Friuli Venezia Giulia, dove la Protezione civile ha dichiarato che coltivare l’orto è una forma di approvvigionamento alimentare e che, di conseguenza, non può essere vietato.
Attenzione a non usare la scusa dell’orto per andare nelle seconde case in campagna: questo resta vietato fino a nuovo ordine, e chi trasgredisce il divieto rischia la multa da 400 a 3000 euro, aumentata di un terzo se il fatto avviene alla guida dell’auto e della metà in caso di recidiva.
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