Ferrari ibrida: mai più sul V12, ok invece per i motori V6 e V8

Andrea Tartaglia

19 Marzo 2019 - 13:09

Ferrari ibrida: mai più sul V12, ok invece per i motori  V6 e V8

La Ferrari ibrida non è più un tabù: è la stessa Casa di Maranello ad aver dichiarato che entro il 2022 la sua gamma sarà composta al 60% da auto ibride. Una rivoluzione che non interesserà tutti i frazionamenti di motori, il V12 - che equipaggia da sempre i modelli di punta del Cavallino - non sarà elettrificato, rimanendo un motore tradizionale e aspirato.

A delineare questa strategia è stato Michael Leiters, Chief techical Officer Ferrari, che ha spiegato come il V12 sia un tipo di motore che non va particolarmente d’accordo con la tecnologia ibrida, che invece da il meglio di se su motori più compatti e con cilindrate relativamente piccole. Durante un’intervista a Top Gear, Leiters ha confermato la linea già dettata da Marchionne: niente ibrido sul V12, che rimarrà - il più a lungo possibile - aspirato.

Una scelta “purista”, dunque LaFerrari con tecnologia HY-KERS - 963 cavalli e una tiratura limitata a 499 unità - rimarrà l’unico modello del Cavallino con un V12 ibrido. Una scelta diversa da quella fatta dai rivali. Lamborghini, ad esempio, ha in programma un motore V12 ibrido per l’erede della Aventador, che arriverà nel 2020.

Una scelta dettata dalla necessità di contenere le emissioni di CO2, operazione possibile solo riducendo i consumi. Ferrari ha deciso di percorrere questa strada con il V6 ibrido in fase di sviluppo. Un motore che dovrebbe equipaggiare i futuri modelli Ferrari, inclusa la F8 Tributo presentata al Salone di Ginevra 2019.

Ferrari: allo studio il V6 ibrido e poi il V8

I tecnici Ferrari stanno lavorando allo sviluppo del motore V6 con tecnologia ibrida, sul quale non sono stati diffusi particolari e che - a differenza di quanto fatto da Mercedes, che sull’hypercar Mercedes-AMG One ha montato uno dei motori di F1 con cui Hamilton ha vinto il mondiale - non deriverà dai motori utilizzati nelle competizioni.

Si ipotizza che potrebbe derivare dal V6 biturbo da 2.9 litri che equipaggia le Alfa Romeo Giulia e Stelvio Quadrifoglio. Un motore capace di circa 700 cavalli e che - grazie alla tecnologia ibrida - avrebbe un “turbo-lag” estremamente limitato. Un motore particolarmente efficace e reattivo il V6 ibrido Ferrari, che potrebbe essere utilizzato sulla nuova generazione della Dino oppure sull’atteso SUV Purosangue. Poi anche un V8 ibrido.

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