Foodtech: 8 startup che stanno cambiando il business del cibo

Stefano Tempera

22/09/2021

Il foodtech è la tecnologia applicata al business del cibo. Oltre alle aziende che consegnano pasti a domicilio, scopriamo le startup innovative che stanno cambiando il mondo dell’alimentazione.

Foodtech: 8 startup che stanno cambiando il business del cibo

Negli ultimi anni la tecnologia ha trasformato il modello di business di tante aziende cambiando anche le abitudini di milioni di consumatori in tutto il mondo.

Uno dei settori che prima di tutti ha compreso il valore che l’innovazione digitale avrebbe portato è il food, un business che si è saputo reinventare ed evolvere, soprattutto nel periodo di lockdown, in piena pandemia. Il cosiddetto foodtech nasce proprio dall’incontro di una delle industrie più floride come quella del cibo con l’innovazione digitale.

La tecnologia applicata all’alimentazione coinvolge l’intero processo produttivo, dalla lavorazione e raccolta dei prodotti fino alla distribuzione, passando per il controllo della qualità e la conservazione.

Il business del foodtech oggi è in piena espansione. Le innovazioni apportate dalle startupdi settore hanno generato, nel solo 2020, una raccolta complessiva di 17 miliardi di euro, raggiungendo quota 65 miliardi di euro dal 2010 e superando il 40% di crescita annua negli ultimi 5 anni.

L’area del foodtech che ha raccolto maggiori investimenti è il food delivery. Quasi il 50% dei fondi totali provenienti dai finanziatori di tutto il mondo sono stati erogati alle società che consegnano cibo a domicilio.

Tra le società più famose che permettono ai propri clienti di vedersi recapitare generi alimentari a casa o in ufficio, dando supporto ai ristoranti locali, ricordiamo Deliveroo, azienda nata nel Regno Unito nel 2012 e presente in 250 città sparse in tutto il mondo; Uber, che da società leader del trasporto automobilistico privato si è espansa nel settore della consegna a domicilio con Uber Eats, e Glovo, la startup spagnola nata a Barcellona nel 2015 e oggi attiva in tutta Europa.

8 startup foodtech che stanno rivoluzionando il business del cibo

Vediamo quali sono le startup che stanno cambiando il business del cibo per il loro impatto rivoluzionario sul mercato dell’alimentazione.

Too Good To Go

Con il motto “mangia bene, spendi poco, recupera il cibo”, Too Good To Go, startup nata nel 2016 in Danimarca e attiva in Italia dal 2019, si pone l’obiettivo di eliminare gli sprechi di cibo educando ristoratori e consumatori a un uso più responsabile dei prodotti.

Partendo dal dato allarmante che più di un terzo di tutto il cibo prodotto nel mondo viene sprecato, Too Good To Go, tramite la sua app, mette in relazione i titolari di servizi di ristorazione (supermercati, ristoranti, hotel) con i consumatori finali permettendo a questi ultimi di prenotare gli alimenti rimasti invenduti, ancora ottimi da degustare.

Hello Fresh

Nata a Berlino nel 2011, Hello Fresh è una foodtech che fornisce ai propri utenti un kit con tutti gli ingredienti necessari e la ricetta per prepararsi per conto proprio il piatto scelto. Hello Fresh, che dalla sua fondazione ha raccolto oltre 300 milioni di euro di investimenti, è al servizio di oltre 1,3 milioni di abbonati provenienti da Stati Uniti, Europa, Canada e Australia che tutte le settimane ordinano sulla piattaforma online.

Mosa Meat

Fondata nel 2015 a Maastricht, in Olanda, Mosa Meat utilizza la tecnologia per creare metodi alternativi di produzione di hamburger ecosostenibili di carne senza macellazione.

L’attuale consumo di carne sta causando danni devastanti al pianeta. La sola produzione di carne occupa l’80% di tutti i terreni agricoli e contribuisce a circa un quinto di tutti i gas serra prodotti dall’uomo.

Tramite la coltivazione di carne composta da cellule di mucca, Mosa Meat vuole rivoluzionare il modo di considerare la produzione di carne coniugando l’attenzione per l’ambiente con la voglia di fornire un prodotto genuino ai suoi clienti. Negli ultimi anni, la foodtech olandese ha ricevuto oltre 80 milioni di euro di investimenti.

Deliveristo

Deliveristo è una startup italiana nata nel 2017. La foodtech milanese mette in contatto i produttori con i ristoratori. In particolare, tramite un modello di dropshipping (senza magazzino) la piattaforma semplifica l’acquisto da parte dei produttori per favorire la fornitura di hotel, ristoranti e negozi rendendo l’intero processo rapido ed efficiente.

Deliveristo ha già raccolto circa 5 milioni di euro di investimenti che serviranno a sostenere il rafforzamento tecnologico della piattaforma e a favorire l’espansione del business oltre i confini nazionali.

Inspecto

Inspecto è una foodtech che si pone l’obiettivo di garantire una maggiore sicurezza alimentare. La startup israeliana ha sviluppato una tecnologia innovativa per il rilevamento di contaminanti negli alimenti sul campo.

Utilizzando la tecnologia blockchain, Inspecto rileva e archivia in cloud tutte le informazioni sulle materie prime vegetali e sulla loro coltivazione, favorendo l’attività dell’intera catena produttiva (agricoltori, rivenditori e fornitori) e garantendo ai consumatori finali una tracciabilità sicura dei prodotti.

Vivino

Fondata nel 2010 in Danimarca, Vivino è un’app basata su una community di milioni di persone in cui si trovano suggerimenti, recensioni e raccomandazioni personalizzate sui vini.

Inquadrando l’etichetta del vino con il proprio telefono, gli utenti di Vivino ricevono un immediato responso sulla specifica bottiglia, recependo le informazioni inerenti alla cantina e al vitigno di provenienza, i punteggi ottenuti dagli utenti e scoprire l’abbinamento perfetto con le pietanze proposte dal ristorante. A oggi, Vivino ha raccolto oltre 180 milioni di euro di finanziamenti.

Dishcovery

Dishcovery è una startup nata in Italia nel 2018 pronta a raccogliere fondi in crowdfunding specializzata in strumenti digitali per la ristorazione. In particolare, Dishcovery permette ai ristoratori di trasformare il proprio menu cartaceo in formato digitale favorendo la promozione dei prodotti e la fidelizzazione dei clienti.

A oggi la startup foodtech modenese lavora con più di 4.000 ristoranti e ha avviato importanti collaborazioni con grandi multinazionali del food & beverage.

Heura Foods

Una solida realtà del settore alimentare basata sul rispetto ambientale è Heura Foods, la scaleup nata a Barcellona nel 2017 che produce carne vegetale.

La produzione di carne vegetale è un’alternativa al business alimentare che trova sempre più riscontro da parte di un pubblico attento all’impatto ambientale, senza necessariamente rivolgersi a un target vegano.

Heura Foods, già presente in 14 Paesi in tre continenti, è sbarcata in Italia nel 2021 e a oggi ha una valutazione di circa 70 milioni di euro.

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