Sorpresa Germania: il 2020 si chiude in ripresa, crisi finita?

Violetta Silvestri

24/02/2021

La Germania ha archiviato il difficile 2020 con una ripresa del PIL migliore del previsto. Cosa significa e cosa aspettarsi sulla crisi della potenza economica europea?

Sorpresa Germania: il 2020 si chiude in ripresa, crisi finita?

Nel giorno del PIL tedesco la Germania sorprende con un risultato positivo oltre le attese.

Crisi economica archiviata per la potenza europea? La cautela è ancora d’obbligo, visto che Angela Merkel ha mantenuto le restrizioni e il Paese è ancora stretto dai contagi da varianti.

Cosa hanno svelato i dati sul Prodotto Interno Lordo della Germania e cosa aspettarsi?

Tutti i segnali economici dalla Germania: crisi o ripresa?

L’economia tedesca ha ottenuto risultati migliori del previsto alla fine del 2020, crescendo dello 0,3%, con investimenti ed esportazioni più forti che hanno compensato un calo della spesa pubblica e dei consumatori.

Gli investimenti di capitale sono aumentati dell’1% nel quarto trimestre e le esportazioni sono cresciute del 4,5%. La spesa dei consumatori, invece, è crollata del 3,3% quando sono stati reintrodotti i blocchi per la pandemia.

In realtà, il quadro resta piuttosto complesso nella nazione tedesca, riflesso di un ritardo in tutta Europa sulla tabella di marcia della ripresa.

L’attività rimarrà contenuta fino a quando le vaccinazioni non consentiranno di allentare il lockdown, con chiusure aziendali e restrizioni sociali ripetutamente estese e le vaccinazioni dell’Unione europea in ritardo rispetto a Stati Uniti e Regno Unito.

Il Governo di Angela Merkel ha avvertito che il Paese è nel mezzo di una terza ondata di infezioni e che le iniziative per riaprire scuole e imprese dovrebbero essere valutate con cautela.

Il settore manifatturiero è stato una fonte chiave di resilienza durante la crisi, aiutando la Germania a resistere meglio di molti dei suoi vicini dell’area dell’euro e probabilmente beneficerà di una ripresa del commercio globale.

Tuttavia, le fabbriche stanno attualmente lottando con interruzioni della catena di approvvigionamento e carenze di componenti, come i chip per l’industria auto.

Inoltre, il deficit di bilancio statale complessivo è stato di 139,6 miliardi di euro o pari al 4,2% del PIL nel 2020. Nella rigorosa Germania, si è registrato il secondo debito più alto dalla riunificazione.

Luci e ombre, quindi, nell’economia più importante del blocco europeo, a testimonianza di una crisi ancora difficile.

Si attende con trepidazione l’evolversi del 2021, sia in Germania che nell’intera Europa.

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