Anche la Germania si trova a dover fare i conti con una nuova crescita dei contagi e il Robert Koch institut ha annunciato l’inizio della quarta ondata. In arrivo nuove restrizioni?
Anche in Germania sta iniziando la quarta ondata causata dalla variante Delta. L’annuncio arriva direttamente da Lothar Wieler, il presidente dell’istituto di salute pubblica tedesco, Robert Koch institut. Nel Paese i contagi stanno aumentando esponenzialmente da circa tre settimane, facendo schizzare l’incidenza del virus a 15. Intanto aumentano anche i ricoveri negli ospedali.
Al momento il governo non ha ancora dato indicazioni su come intende muoversi e se ha intenzione di introdurre delle nuove restrizioni. La decisione dovrebbe essere presa il prossimo 10 agosto, durante il quale è in programma la conferenza tra la cancelliera Angela Merkel e i ministri dei Laender.
In Germania è iniziata la quarta ondata
“È iniziata la quarta ondata”. Sono queste le parole con cui il presidente del Robert Koch institut ha annunciato la risalita dei contagi in Germania. Infatti, nonostante vi sia un alto numero di tedeschi che hanno già ricevuto una dose di vaccino, questo “non è sufficiente a tenere sotto controllo la quarta ondata”, ma continuano ad essere necessarie le norme che ormai ci fanno compagnia da più di un anno: distanziamento sociale e riduzione degli spostamenti.
Ad oggi, più della metà della popolazione della Germania ha ricevuto entrambe le dosi di vaccino contro il Covid-19, come ha precisato il ministro della Salute, Jens Spahn, su Twitter, tuttavia la nuova risalita dei contagi continua a preoccupare le autorità del Paese:
“Più di un tedesco su due (il 50,2% ovvero 41,8 milioni) hanno una completa protezione vaccinale ed il 61,1% (50,8 milioni) dei cittadini è stato vaccinato con almeno una dose. Più persone si vaccinano ora, più sicuri saranno l’autunno e l’inverno!”
Le regole in Germania
Al momento in Germania, come si legge sul sito dell’Ambasciata Italiana a Berlino, sono in vigore una serie di normative, chiamate “freno d’emergenza” che scattano in automatico se in un territorio viene superata la soglia di 100 contagi ogni 100.000 abitanti per più di tre giorni. Queste prevedono:
- Coprifuoco notturno dalle 22 alle 5;
- Limite ai contatti privati, ossia un nucleo familiare può incontrarsi solo con un altro nucleo non convivente;
- Limitazioni per i negozi che variano in base all’incidenza del virus;
- Chiusura delle attività del tempo libero e della attività cultura.
Le persone vaccinate o guarite, a partire dal 9 maggio, dispongono di una deroga per queste limitazioni e non sono tenute a rispettare il coprifuoco, possono incontrare altre persone vaccinate e non devono rispettare la quarantena.
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