Germania, la pandemia fa paura: tagliate le stime di crescita 2021

Pierandrea Ferrari

17/03/2021

La terza ondata pandemica getta ombre sulle prospettive della Germania: il Comitato dei saggi economici ha tagliato le stime di crescita per il 2021, ora a +3,1%.

Germania, la pandemia fa paura: tagliate le stime di crescita 2021

La terza ondata pandemica e i conseguenti provvedimenti restrittivi varati dal Governo Merkel gettano ombre sulle prospettive della Germania. Questo è quanto si evince dal taglio delle stime di crescita 2021 del Comitato dei saggi economici tedesco: l’ultima sforbiciata vede la prima economia dell’Eurozona tornare in territorio positivo del 3,1%, contro il +3,7% prospettato lo scorso novembre.

Sullo sfondo anche il passo incerto della campagna vaccinale europea, mai davvero decollata. Alla querelle tra Bruxelles e AstraZeneca si è aggiunto negli ultimi giorni lo stop all’immunizzante della Big Pharma anglo-svedese per alcuni casi di trombosi e altre reazioni avverse in Europa, il cui legame con la somministrazione è ancora al vaglio dell’Ema.

Germania, tagliate le stime di crescita 2021

Il motore d’Europa, dunque, perde alcuni giri. Dopo un anno resiliente, che ha visto l’economia tedesca in contrazione del 4,9% contro il -5% della Francia e il tonfo della fronda mediterranea dell’Area Euro, la Germania si ritrova invischiata nella spirale pandemica e le prospettive 2021 si fanno grigiastre.

Complice l’ultima fiammata della pandemia, che da diverse settimane costringe l’esecutivo tedesco ad imprimere un giro di vite sugli spostamenti e a imporre una serrata delle attività economiche. In breve, un lockdown, solo assaggiato la scorsa primavera e ormai alla seconda portata da ottobre a questa parte, sebbene allentato negli ultimi giorni.

E con le continue frenate della campagna vaccinale la frittata è fatta: il +3,7% prospettato dal Comitato economico dei saggi lo scorso novembre, quando la seconda ondata pandemica già metteva le principali economie europee con le spalle al muro, viene rivisto al ribasso dello 0,6% e spedisce le stime di crescita al 3,1%.

Insomma, la Germania paga le varianti del virus, ormai fuori controllo nel paese, e la strategia della Commissione europea sul fronte dell’approvvigionamento dei vaccini, fin qui debole. E il rischio è che questo mix possa favorire nuove ondate, con conseguenze prevedibili per l’economia tedesca e, a cascata, per i partner europei.

Boom di contagi in Germania

I dati del contagio in Germania, del resto, parlano chiaro: i casi sono in aumento del 20% rispetto alla scorsa settimana e toccano quota 2,6 milioni dall’inizio della pandemia, con 73.000 decessi. L’ultimo bollettino dell’Istituto Robert Koch, diramato oggi, vede 13.435 nuovi contagi e 137.300 casi attivi conclamati, con altri 249 morti in ventiquattro ore.

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