Quanto crescerà l’economia della Germania? La prima potenza europea sotto stretta osservazione: la Bundesbank prevede il grande balzo. Le stime aggiornate.
Germania: la crescita sarà forte a partire dalla seconda metà dell’anno.
Nonostante segnali contrastanti sulla ripresa europea, provenienti anche dalla grande potenza tedesca, la Bundesbank ha aggiornato le stime in netto miglioramento.
L’economia della Germania è pronta al balzo nella seconda parte del 2021, con l’attività che probabilmente raggiungerà i livelli pre-crisi già quest’estate.
Troppo ottimismo o indicazioni reali e importanti, anche per l’Europa?
Germania: espansione in arrivo, PIL a +5,2%
Le proiezioni aggiornate della banca centrale, pubblicate due volte l’anno, sono più ottimistiche rispetto a dicembre.
La Bundesbank infatti ha reso noto che la più grande economia europea è vista in espansione del 3,7% quest’anno e del 5,2% nel 2022.
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In Germania la crisi economica non è finita
“L’economia tedesca sta superando la crisi del coronavirus...il contenimento dei contagi avrà effetti sostanziali di recupero, principalmente nei consumi privati e nei settori dei servizi che sono stati colpiti in modo particolarmente duro dalle misure”, ha dichiarato il presidente della Bundesbank Jens Weidmann in una nota.
In Germania, ristoranti, caffè e negozi hanno gradualmente ripreso l’attività dopo che un calo dei tassi di infezione ha consentito di revocare le restrizioni.
Tuttavia, il potente settore manifatturiero del Paese sta affrontando sfide crescenti dovute ai vincoli della catena di approvvigionamento, che secondo la Bundesbank “si ridurranno solo gradualmente nel secondo e terzo trimestre e continueranno a frenare la crescita delle esportazioni per un po’ di tempo”.
Il consumo privato rimarrà probabilmente la principale forza trainante della ripresa.
Focus sull’inflazione tedesca
Per quanto riguarda l’inflazione, l’istituto ha mantenuto la sua posizione secondo cui le attuali oscillazioni dei prezzi in alcune aree della Germania sono guidate da fattori temporanei, tra cui il ritorno a aliquote IVA più elevate, nuovi certificati di emissione di carbonio e un forte aumento dei costi energetici e alimentari.
Tuttavia, la crescita dei prezzi è accelerata al 2,4% a maggio. Weidmann ha riconosciuto che sono previsti ulteriori aumenti dei prezzi, con un potenziale e temporaneo +4%.
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