Giorgia Meloni può diventare premier? Ecco cosa succederebbe

Alessandro Cipolla

17/05/2021

Giorgia Meloni ha dichiarato di essere pronta a guidare la nazione. Stando ai sondaggi e alle regole del centrodestra, questa ipotesi appare essere molto concreta: ecco come potrebbe cambiare il Paese con la leader di Fratelli d’Italia a Palazzo Chigi.

Giorgia Meloni può diventare premier? Ecco cosa succederebbe

Giorgia Meloni vuole diventare premier, è uscita allo scoperto. Ospite di Mezz’ora in più su Rai3, la leader di Fratelli d’Italia ha dichiarato di prepararsi per “guidare la nazione”, per “fare quello che gli italiani mi chiedono di fare comprendendone la responsabilità”.

Mi tremerebbero le mani, ma cosa farei politica a fare se non fossi pronta a confrontarmi con le sfide? - ha poi aggiunto la deputata - Io mi preparo a governare la nazione, ma non mi pongo un obiettivo personale”.

Parole chiare, che di certo non avranno fatto molto piacere a Matteo Salvini: l’ex ministro teme molto la sua storica alleata, tanto che negli ultimi tempi non sono mancate delle scintille tra la Lega e Fratelli d’Italia, come nel caso della disputa per la presidenza del Copasir o per la scelta dei candidati in vista delle elezioni amministrative.

Del resto gli ultimi sondaggi parlano chiaro, con Fratelli d’Italia in costante crescita tutto a discapito del Carroccio. Se il trend dovesse continuare a essere questo, nei prossimi mesi potrebbe avvenire un sorpasso inimmaginabile fino a qualche tempo fa.

Perché Giorgia Meloni può diventare premier

Se facciamo un passo indietro all’11 maggio 2020, in quel giorno un sondaggio politico realizzato da Swg indicava la Lega al 27,8% e Fratelli d’Italia al 14,6%. L’indagine del 10 maggio 2021, realizzata sempre dello stesso istituto, vede invece il Carroccio al 21,3% e il partito di Giorgia Meloni al 19,1%.

In un anno, stando ai sondaggi, Matteo Salvini avrebbe perso oltre sei punti percentuali nelle intenzioni di voto, tutto a vantaggio di Fratelli d’Italia che ora avrebbe ridotto al minimo il suo distacco dalla Lega.

L’accelerazione è arrivata in particolare dopo la nascita del governo Draghi, visto che Giorgia Meloni da febbraio si ritrova tutta sola nella bambagia dell’essere l’unica leader all’opposizione in un contesto così complesso per l’Italia come quello dell’emergenza Covid.

Fermo restando che i sondaggi vanno sempre presi con le molle, ma tutti gli istituti di recente indicano questo scenario, se il trend dovesse continuare a essere questo a breve Fratelli d’Italia potrebbe diventare il primo partito del Paese.

Non sarebbe così un caso che Matteo Salvini abbia fretta di andare al voto il più presto possibile, tanto da essere diventato uno dei principali sponsor per una elezione di Mario Draghi al Colle: se a febbraio 2022 dovesse avvenire questo trasloco da Palazzo Chigi al Quirinale, ci sarebbero le condizioni per andare alle urne con un anno di anticipo.

Una regola non scritta nel centrodestra ci dice che, in occasione delle elezioni politiche, il candidato premier della coalizione è il leader del partito capace di ottenere più voti. Per anni lo è stato Berlusconi, scettro poi passato nel 2018 a Salvini.

Con il centrodestra che - secondo i sondaggi - al momento vincerebbe a mani basse le elezioni a patto che non venga cambiata la legge elettorale, qualora Giorgia Meloni dovesse finire davanti a Matteo Salvini avrebbe così la strada spianata per Palazzo Chigi.

Cosa succederebbe in Italia con Meloni premier

Al momento sono alte le chance per Giorgia Meloni di diventare il prossimo Presidente del Consiglio. Oltre che la prima donna, sarebbe anche la prima leader di un partito di destra a governare il Paese dal dopoguerra a oggi.

Nella sua intervista a In Mezz’ora in più, la leader di Fratelli d’Italia ha anche spiegato quali sarebbero le sue prime mosse se dovesse veramente diventare il capo di un Governo di centrodestra.

Le prime cose che farei se andassi al Governo sarebbero politiche di sostegno alle imprese e incentivi alla natalità - ha spiegato Meloni - La libertà d’impresa abbassando le tasse e diminuendo la burocrazia è fondamentale, la ricchezza di un Paese infatti la creano le imprese e non lo Stato”.

In particolare per la questione della natalità, da sempre un tema molto caro a Fratelli d’Italia, l’idea sarebbe quella di un “grande piano di incentivo”, visto che “con i tassi di adesso tra 30 anni non potremo più pagare le pensioni”.

Nelle Marche - guidate dallo scorso settembre da Francesco Acquaroli, esponente di FdI - il partito ha messo nel mirino il tema dell’aborto e in particolare la somministrazione della pillola Ru486.

Restando nel novero delle tematiche sociali, di recente Giorgia Meloni ha definito il ddl Zanprofondamente sbagliato”, visto che il vero obiettivo della legge sarebbe quello di “introdurre un reato di opinione”.

Quanto all’immigrazione, la proposta è sempre quella di un blocco navale, idea però sostanzialmente irrealizzabile. Si tratterebbe di un’azione militare considerata dalla legge, in mancanza di una dichiarazione di guerra, un vero e proprio atto di aggressione.

Altro argomento delicato è quello relativo all’Europa. Lo scorso settembre, Meloni è stata eletta come presidente dell’ECR, il Partito dei Conservatori e Riformisti, uno dei principali eurogruppi di stanza a Bruxelles.

A febbraio durante un intervento alla Camera, Giorgia Meloni ha spiegato il suo punto di vista sul destino dell’UE: “La nostra Europa non è l’Europa federale, con le sue continue cessioni di sovranità. La nostra idea di Europa è confederale, che significa mantenere la sovranità degli Stati nazionali e cooperare su alcune grandi materie. Quella visione ha pieno diritto di cittadinanza nel dibattito europeo, e non consentiremo che l’ortodossia globalista ci dica che chi la porta avanti è un eretico”.

Tornando alle questioni più strettamente nostrane, sempre nel suo intervento a Montecitorio la leader di Fratelli d’Italia ha auspicato di poter dire basta “alla vergogna del Reddito di Cittadinanza dato agli spacciatori”, per usare “quelle risorse per aiutare chi davvero ne ha bisogno, creando lavoro”.

Giorgia Meloni appare essere già in campagna elettorale, per una sorta di sfida nella sfida: più che pensare a sconfiggere il centrosinistra, le attenzioni sembrerebbero essere focalizzate soprattutto nella sfida interna con la Lega. Finora i rapporti con Matteo Salvini sono sempre stati descritti come buoni, ma resta da capire se il centrodestra riuscirà a restare unito di fronte a questo dualismo sempre più evidente.

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