La biografia, lo stipendio e i guadagni di Giuliano Amato, l’ex presidente della Corte costituzionale che ora si è dimesso da guida della commissione sull’intelligenza artificiale nel campo dell’editoria.
Negli ultimi tempi molto si è parlato di Giuliano Amato, prima come possibile presidente della Repubblica e poi per aver non ammesso in qualità di presidente della Corte costituzionale tre degli otto referendum presentati.
Ora invece di lui si sta parlando per l’incarico di capo della commissione sull’intelligenza artificiale nel campo dell’editoria, anche se non sembrerebbero mancare delle divisioni all’interno della maggioranza per questa scelta.
L’avventura di Giuliano Amato nel campo dell’intelligenza artificiale così è durata pochi mesi: nominato a ottobre 2023 e dimesso a inizio 2024 come conseguenza di alcuni attacchi da parte di Giorgia Meloni.
In verità Amato è uno dei personaggi più longevi del panorama politico italiano, essendo stato negli ultimi decenni più volte presidente del Consiglio e ministro prima di accasarsi alla Consulta.
Ma chi è Giuliano Amato? Vediamo la biografia, lo stipendio e i guadagni di uno dei personaggi politici più importanti della storia recente della politica nostrana, capace di adeguarsi perfettamente nel momento in cui si è passati dalla prima alla seconda Repubblica.
La biografia di Giuliano Amato
Racchiudere in poche righe la biografia di Giuliano Amato è una impresa assai complicata. Nato a Torino il 13 maggio 1938, sposato con due figli, dopo una laurea in Giurisprudenza e un master alla Law School della Columbia University di New York, ha iniziato la sua carriera accademica come professore di diritto costituzionale comparato.
La sua carriera politica è iniziata invece nel lontano 1983 quando per la prima volta è stato eletto deputato tra le fila del Partito Socialista Italiano, venendo poi riconfermato a Montecitorio in maniera ininterrotta fino al 1994.
Successivamente nel 2011 è diventato senatore per l’Ulivo, per fare poi ritorno nella legislatura seguente alla Camera dove però è rimasto solo per due anni. In questa lunga carriera politica, Giuliano Amato è stato per due volte Presidente del Consiglio, quattro volte ministro e una volta vice presidente del Consiglio dei Ministri.
Nel 2013 è stato nominato dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano giudice della Corte Costituzionale, diventando poi nel 2020 vice presidente della Consulta e durante il 2022 presidente. In passato è stato anche dal 1994 al 1997 presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Con un curriculum del genere, spesso si è parlato di Giuliano Amato come possibile presidente della Repubblica: nel 2015 un suo trasferimento al Colle sembrava cosa fatta ma, alla fine, a spuntarla è stato Sergio Mattarella, con la storia che poi si è ripetuta anche nel 2022.
Adesso Amato si è dovuto “accontentare” della nomina a capo della commissione sull’intelligenza artificiale nel campo dell’editoria che, come riporta Wired, avrà il compito di “valutare i rischi e le opportunità che l’applicazione dell’intelligenza artificiale può avere nel mercato dell’editoria e sul giornalismo”. In polemica con Giorgia Meloni l’ex premier si è dimesso da questo incarico a inizio 2024.
Lo stipendio ei guadagni
Nel 2015 il giornalista Gianni Dragoni così ha parlato delle spettanze di Giuliano Amato: “Quando Napolitano lo ha nominato giudice della Corte Costituzionale, nel settembre 2013, Amato percepiva 31.000 euro lordi al mese: 22.000 come pensione per i vari incarichi svolti nella sua carriera e 9.000 di vitalizio come ex parlamentare”.
Dragoni poi ha aggiunto che Amato “il vitalizio lo devolve in beneficenza” e che il suo stipendio “è stato ridotto di 97.000 euro lordi all’anno a 360.000 euro lordi, pari a 12.618,22 netti mensili”.
Dopo una polemica con il giornalista Mario Giordano, Giuliano Amato su La7 ha dichiarato di percepire una pensione mensile da 11.000 euro netti, con l’ex Presidente del Consiglio che ha deciso di sospendere l’assegno da quando è diventato giudice della Corte Costituzionale.
Per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi, in un articolo de Il Giornale viene indicato per Giuliano Amato un reddito nel 2005 di “oltre 420.000 euro, per un pagamento di imposte pari a circa 172.000 euro”.
In un articolo di La Repubblica datato febbraio 2011, in merito alla dichiarazione dei redditi dell’anno 2000 a Giuliano Amato viene indicato un reddito imponibile pari a 607,5 milioni delle vecchie lire.
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