Nasce il Governo di Liberazione Nazionale, Taormina e Fiore ministri: “Saliremo al Colle”

Alessandro Cipolla

13/10/2020

Si è costituito il Governo di Liberazione Nazionale, nato dopo la manifestazione di piazza a Roma che vuole salire al Colle per chiedere lo scioglimento del Parlamento: tra i ministri ci sono Carlo Taormina alla Giustizia e Roberto Fiore agli Esteri.

Nasce il Governo di Liberazione Nazionale, Taormina e Fiore ministri: “Saliremo al Colle”

Dopo la manifestazione di piazza a Roma per protestare contro le norme anti-Covid appena licenziate dal governo con il nuovo DPCM, si è costituito ufficialmente il Governo di Liberazione Nazionale.

Si tratta di un vero e proprio governo parallelo, che vede tra gli altri la presenza del leader di Forza Nuova Roberto Fiore nelle vesti di ministro degli Esteri e quella dell’avvocato Carlo Taormina alla Giustizia.

Siamo contro la tirannia che hanno instaurato, contro il sistema, contro Conte e le false opposizioni - ha spiegato Giuliano Castellino di Forza Nuova anche lui presente nel Governo - Solo noi per l’Italia libera”.

Con una nota il Governo di Liberazione Nazionale ha poi comunicato il suo organigramma, dove è presente anche l’avvocato Augusto Sinagra, famoso per aver difeso Licio Gelli, nel ruolo di ministro degli Interni.

I suoi tribuni popolari - si legge nella nota del movimento - guidati dal Ministro della Giustizia Taormina, dal Ministro degli Interni Sinagra e dal Ministro per il Controllo delle Leggi e supervisore delle attività della Corte Costituzionale Secchi, saliranno, quindi, al Colle per chiedere formalmente a Mattarella lo scioglimento dei due rami di un Parlamento, ormai più che ampiamente delegittimato e ridotto ad essere larva di se stesso”.

La prima assise operativa del Governo di Liberazione Nazionale è quindi fissata per il 16 ottobre, dove Roberto Fiore comunicherà “l’avvenuta formazione, le ragioni e i programmi del Governo alle ambasciate di Usa, Bielorussia, Russia e Tanzania, nazioni che hanno denunciato le pesanti ingerenze dell’Oms nei loro affari interni, rivendicando la propria sovranità contro le direttive di questa organizzazione e di ogni organismo elitario ed antipopolare del nuovo ordine mondiale”.

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