Green pass, cosa cambia se l’Italia fa come la Francia

Fiammetta Rubini

14/07/2021

Green pass obbligatorio per partecipare alla vita sociale: l’Italia guarda al modello Macron. Ecco cosa prevede e cosa può cambiare se facciamo come la Francia.

Green pass, cosa cambia se l’Italia fa come la Francia

Green pass obbligatorio per andare al bar, al ristorante, al cinema, a teatro, per assistere a spettacoli e prendere treni e aerei: ecco cosa potrebbe cambiare in Italia se il nostro governo decidesse di seguire l’esempio della Francia, dove l’obbligo di green pass è stato esteso per incentivare i cittadini a vaccinarsi e contrastare l’avanzata della variante Delta.

Una mossa che sembra aver sortito l’effetto sperato: dopo l’annuncio di Macron alla nazione, in Francia è partita la corsa ai vaccini: 1 milione le dosi prenotate in una notte.

Green pass, Italia come Francia? Il Governo ci pensa

Al momento in Italia il green pass, rilasciato a chi si è vaccinato, è guarito dal Covid o è risultato negativo al tampone, viene richiesto per andare allo stadio, ai concerti, per partecipare a matrimoni e cerimonie private, per far visita agli anziani nelle Rsa e per viaggiare senza restrizioni in Europa.

Davanti all’avanzata della variante Delta e all’aumento dei contagi, la strategia francese sul green pass obbligatorio per tutto è vista con interesse da una parte del nostro Governo.

Mario Draghi si è dato 7 giorni per decidere. “La situazione va valutata nel complesso e verranno avviati approfondimenti già nei prossimi giorni, quando si conoscerà meglio l’andamento della variante nel nostro Paese e si potrà fare un confronto comparato tra contagi e andamento della campagna vaccinale e quando ci sarà da decidere sulla proroga dello stato d’emergenza”, dicono fonti di Palazzo Chigi.

Roberto Speranza, stando ai rumor, sarebbe d’accordo col metodo Macron, ma non sembra aver fretta di prendere una decisione.

Il ministro della Salute al momento esclude l’arrivo di nuove restrizioni, in particolare per i non vaccinati, e aspetterà il monitoraggio Iss di venerdì 16 luglio con i nuovi dati del contagio per decidere il da farsi. L’ultimo report ha mostrato un tasso di positività in crescita: il dato è salito allo 0,97% dallo 0,67%, sfiorando così l’1%. Ad oggi l’Italia resta zona bianca, ma ci sono almeno 4 regioni che rischiano di tornare in zona gialla.

“Per evitare le chiusure ci dovrebbe essere una revisione dei parametri per i colori delle regioni, dando un peso maggiore a ospedalizzazioni e vaccinazioni”, propone il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, oppure una soluzione potrebbe essere il green pass.

Estendere l’uso del green pass per l’accesso a bar, ristoranti e trasporti può essere un modo per convincere le persone ancora indecise o scettiche a vaccinarsi. Non a caso Cts e il generale Figliuolo sono favorevoli alla linea francese: “Concordo con Macron, ha detto il responsabile della campagna vaccinale, “la vaccinazione è una delle chiavi per il ritorno alla normalità. Per convincere gli ultimi irriducibili utilizzare il green pass per questo tipo di eventi potrebbe essere una buona soluzione”.

Contrari all’iniziativa, invece, Salvini e Meloni - che parla di limitazione della libertà personale e di una misura raggelante, e i 5 Stelle, che temono che svantaggerebbe le persone che per motivi di salute non si possono vaccinare.

Green pass, cosa cambia in Francia

Il piano di Emmanuel Macron prevede che dal 21 luglio servirà il pass sanitario per andare al cinema, a teatro, a festival, assistere a concerti, spettacoli e accedere a parchi tematici.

Da inizio agosto il pass servirà per entrare in bar, ristoranti, palestre, centri sportivi, ospedali come visitatori, case di cura per anziani, centri sociali e salire su treni, pulman e aerei (ma non per i mezzi pubblici).

Il pass sanitario francese è un certificato cartaceo o digitale che dimostra di aver ricevuto il vaccino, essere risultati negativi a un tampone molecolare nelle ultime 48 ore o di essere guariti dal Covid. Per evitare che molti ricorressero al test per non vaccinarsi, la Francia ha messo i tamponi a pagamento. Per essere considerato vaccinata la persona che ha il pass deve aver completato il ciclo vaccinale e attendere 2 settimane dalla seconda dose di Pfizer, Moderna o AstraZeneca, e 4 settimane da Johnson & Johnson.

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