Circa un milione di italiani sul lavoro senza green pass. Questo è ciò che emerge dai numeri. Non è facile controllare alcuni settori. Ecco quali sono le categorie più coinvolte.
Lavoratori senza green pass. Nonostante l’obbligo di certificato verde sul luogo di lavoro, esiste una sacca di resistenza che si ostina a ignorare il decreto legge varato dal Governo e in vigore dal 15 ottobre. Gli “incontrollabili” o “fantasmi” del green pass sono un fenomeno preoccupante che sfugge regolarmente ai controlli, non esibendo il proprio QR Code.
Non avendo dati certi è difficile stabilire esattamente l’entità del problema. Secondo alcune stime si parla di circa un milione di lavoratori che ignorano e violano volontariamente la norma anti-Covid. Tra le categorie più coinvolte ci sarebbero quelle degli autonomi, ditte individuali e liberi professionisti.
Lavoratori senza green pass: cosa dicono i dati
Stimare quanti siano i lavoratori senza green pass non è semplice, ci si può solo affidare ai dati e fare qualche calcolo. Gli italiani in età lavorativa, tra i 20 e i 65 anni, non ancora vaccinati sono circa 5 milioni; provando a incrociare questo dato con quello del tasso di occupazione in Italia pari, secondo l’ISTAT, al 58,1%, si ottiene il numero di lavoratori senza green pass per vaccinazione. La stima è quindi di circa 2,9 milioni.
A questo dato si deve sottrarre, per eccesso, chi ha il pass perché guarito dal Covid, chi è in malattia, in ferie o in maternità, giungendo così a un numero compreso tra i 2,3 e i 2,5 milioni di lavoratori. Il calcolo lungo, forse un po’ tedioso ma necessario, non finisce qui. A questi deve essere sottratto chi si reca al lavoro con il certificato anti-Covid, ottenuto tramite tampone. Stando agli ultimi aggiornamenti del 20 e 21 ottobre i tamponi effettuati sarebbero circa 1,4 milioni. In questo modo si giunge alla stima finale che vede oltre un milione di lavoratori recarsi ogni giorno a lavoro, aggirando i controlli, non mostrando il QR Code. A questo punto però è necessario capire a quale categoria questi “fantasmi” appartengano, individuando quali sono i settori più coinvolti.
Lavoratori senza green pass: le categorie più coinvolte
Fabbriche, uffici e aziende sono da escludersi data la facilità di controllo che si ha sia nel campo del privato che del pubblico. È verosimile che si tratti di quelle categoria per le quali fin dall’inizio ci si è preoccupati di una loro “incontrollabilità”: liberi professionisti e partite Iva.
Queste due categorie infatti possono ricevere i propri clienti in studio senza dover essere controllati. Commercialisti, avvocati, lavoratori di ditte individuali (idraulici, elettricisti ecc.) non sono costretti a mostrare il proprio green pass, a meno che questi non si rechino presso un ufficio pubblico o non lo richieda il proprio cliente. Lo stesso vale per colf o badanti che lavora con gli anziani, la categoria più fragile che ha pagato il prezzo più alto dallo scoppio della pandemia.
Senza green pass: cosa dice l’Ispettorato del lavoro?
I casi di lavoratori senza green pass possono essere molteplici e diversi e a spiegarne le cause è stato l’Ispettorato del lavoro. Risulterebbe complicato, se non difficoltoso, controllare i lavoratori che appartengono alle categorie della libera professione. Gli accertamenti sono infatti ostacolati dall’impossibilità di individuare ogni lavoratore e l’accesso al loro luogo di lavoro. Un esempio lampante può essere quello di un libero professionista che si reca a fare un sopralluogo, si può parlare di un avvocato, un idraulico, un falegname, un architetto, senza che questo debba per forza mostrare il certificato. Pur ammettendo che si riesca a fermare un libero professionista senza green pass, al momento del controllo bisognerebbe provare che il soggetto si stia effettivamente recando a lavoro e non a casa. Lo stesso discorso può essere valido per i titolari che si dovrebbero “auto-controllare” il green pass.
Emerge quindi una falla nel decreto legge che sta nell’impossibilità di controllare a tutti i lavoratori il certificato anti-Covid, come la norma richiede. La legge, entrata in vigore il 15 ottobre, è stata pensata dal Governo Draghi per invogliare i cittadini a vaccinarsi, ma questa non sembra aver sortito alcun effetto su questa sacca di resistenza di lavoratori senz green pass.
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