Green pass in gravidanza: cosa deve fare chi non è vaccinato

Luna Luciano

09/08/2021

Confusione sui vaccini in gravidanza. Per le donne incinte che non potranno vaccinarsi a causa dei problemi di salute sarà rilasciato un certificato d’esenzione.

Green pass in gravidanza: cosa deve fare chi non è vaccinato

Nonostante una campagna vaccinale che progredisce, sono rimaste irrisolte - fino a oggi - alcune domande, in special modo per quanto riguarda il vaccino per donne in gravidanza e in allattamento.

Dopo l’ultimo decreto che vede alcuni cambiamenti sull’utilizzo del green pass, la necessità che le istituzioni sanitarie prendessero una posizione a riguardo si è fatta impellente.

Il vaccino è sicuro per le donne in gravidanza”, ha spiegato il Ministero della Salute, tuttavia per le donne che non potranno, per ragioni di salute, sottoporsi al vaccino, sarà redatta una certificazione d’esenzione. Vediamo quindi come richiedere l’esenzione e gli studi riguardo la sicurezza del vaccino in gravidanza.

Vaccino in gravidanza: qual è il più sicuro

Gli studi hanno dimostrato che il vaccino anti-Covid è sicuro durante la gravidanza e l’allattamento. Non ci sono, infatti, rischi legati tra questi due periodi e il vaccino.

Per le donne in gravidanza e in allattamento sarà somministrato il vaccino a mRna, dunque il Pfizer e Moderna, gli unici somministrati alle pazienti al di sotto dei 50 anni. Ginecologi e genetisti hanno ribadito che è impossibile che frammenti di mRna messaggero possano trasmettersi al feto attraversando la placenta o tramite il latte. La paura che il bambino possa essere danneggiato in maniera indiretta dal vaccino della madre è una “paura senza fondamenti biologici”.

Qualora dopo valutazione medica si opti per rimandare la vaccinazione – si legge nella circolare – alla donna in gravidanza potrà essere rilasciato un certificato di esenzione temporanea alla vaccinazione”, precisa il Ministero, sottolineando anche che “l’allattamento non è una controindicazione alla vaccinazione anti-SarsCoV2″.

Green pass in gravidanza, certificazione d’esenzione: quando e come richiederlo

Il certificato di esenzione può essere rilasciato solo nel caso in cui si verifichi la presenza di specifiche condizioni cliniche documentate, che controindichino il vaccino in maniera permanente o temporanea.

In questo caso le donne che non possono sottoporsi al vaccino, come altre categorie di persone con patologie, devono continuare a mantenere le misure di prevenzione: quindi la distanza sociale e la mascherina, in primis, ed evitare assembramenti.

L’esenzione potrà essere rilasciata da:

  • medici vaccinatori dei Servizi vaccinali delle Aziende ed Enti dei Servizi Sanitari Regionali
  • dai medici di Medicina Generale o Pediatri di Libera Scelta dell’assistito che operano nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-SARS-CoV-2 nazionale

Il certificato, esattamente come per il green pass, potrà essere in formato cartaceo o digitale, ma avrà una validità massima fino al 30 settembre 2021.

Gravidanza e allattamento: i rischi di chi non si sottopone al vaccino

Nonostante la paura diffusa del vaccino, a causa di un sistema comunicativo non sempre ottimo e le fake news, è importante che le donne incinte si sottopongano al vaccino per due motivi fondamentali:

  1. La ridotta capacità polmonare a causa dell’espansione e della pressione esercitata dall’utero
  2. L’indebolimento del sistema immunitario

A causa di questi due fattori, nel caso di contagio si rischia di aggravare la situazione, dovendo ricorrere alla ventilazione assistita.

Anzi proprio per sfatare il mito del vaccino pericoloso in gravidanza e in allattamento la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia ha riassunto in un vademecum le indicazioni per le neo mamme:

  • La gravidanza non è una controindicazione alla vaccinazione;
  • La ricerca della gravidanza non è una controindicazione alla vaccinazione, che non inficia la capacità riproduttiva o la fertilità;
  • L’allattamento non è una controindicazione alla vaccinazione;
  • La contraccezione ormonale (pillola, cerotti, spirale, ecc.) non è una controindicazione alla vaccinazione;
  • Non è necessario sottoporsi a esami o terapie particolari prima della vaccinazione se ci si trova in queste condizioni;
  • Le donne in gravidanza dovrebbero essere considerate soggetti fragili, e quindi ricevere il vaccino anti-Covid con priorità.

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