Speranza vorrebbe dare il via alle vaccinazioni under 12, ma ci saranno effetti sul Green Pass? Ecco cosa sappiamo sulla documentazione verde per i bambini.
Il ministro della Salute parla della campagna vaccinale in vista delle festività natalizie come di un concetto chiave per la sicurezza del paese. Nel piano per «salvare il Natale» non mancano perciò le possibili terze dosi per una nuova fetta della popolazione e le tanto discusse vaccinazioni estese anche agli under 12.
I provvedimenti, qualora venissero approvati così come è stato detto finora, entrerebbero in vigore a partire da dicembre.
La domanda in quel caso però sarebbe: il Green pass diventa quindi necessario anche per i bambini? La risposta di Speranza in merito risulta ponderata. Un eventuale aumento dei contagi potrebbe tuttavia cambiare le carte in tavola.
Vaccinazioni 5-11 anni
La priorità del governo è attuare un piano sistematico per salvaguardare le festività natalizie. Evitare un Natale barricato come quello a cui il 2020 ci ha abituato è il primo punto sull’agenda politica dicembrina.
Il fine però potrà essere raggiunto accelerando con la terza dose ed estendendola forse anche ai 50enni e avviando subito la vaccinazione dei bambini, come ormai è consueto in paesi quali gli Stati Uniti.
Su quest’ultimo punto c’è già gran fermento anche se la questione era nell’aria da tempo e si sta aspettando solo l’autorizzazione dell’Ema, che dovrebbe arrivare proprio a dicembre, e quella conseguente da parte dell’Aifa. Il coordinatore del Cts Franco Locatelli però è ottimista e dice che si partirà con l’immunizzazione dei più piccoli entro Natale.
La fascia interessata è quella dai 5 agli 11 anni che conta in totale 3,3 milioni di unità. L’obiettivo da raggiungere per Palazzo Chigi è pari ad almeno la metà di questa platea ovvero superare il prima possibile i 1,5 milioni di bambini vaccinati.
Il ministro Speranza a riguardo, ai microfoni del Corriere della Sera, si esprime così:
«Gli scienziati stanno dicendo che la dose di un terzo di Pfizer è efficace e sicura. Lavoreremo con i pediatri per tranquillizzare le famiglie».
Riportando i dati che abbiamo finora si può inoltre osservare il successo della campagna condotta tra i 12 e i 19 anni con cifre pari al 70% del totale dei ragazzi. L’adesione potrebbe essere altrettanto considerevole in questo caso.
Il vaccino ai bambini li vincola al Green Pass?
Al momento non si direbbe. Nonostante l’obbligo di Green Pass resterà in vigore, forse ancora a lungo, non è intenzione del governo rendere questo strumento indispensabile per i bambini per l’accesso alle attività in cui invece gli adulti devono osservare una seria di restrizioni.
Per quel che sappiamo fino ad oggi quindi le famiglie che sceglieranno di vaccinare i bambini non dovranno esibire il loro pass nei locali, per accedere ai centri educativi per l’infanzia o alle attività di ristorazione. Ne saranno in possesso, ma non ci sarà la necessità stringente di mostrarlo all’ingresso di una qualsiasi strutture pubblica che di norma lo richieda.
Ecco quindi un breve riepilogo:
- 0-2 anni: Green Pass non obbligatorio e non è possibile farne richiesta;
- 2-6 anni: Green Pass non obbligatorio, ma è possibile farne richiesta (non è necessario tuttavia fare il tampone per ricevere la certificazione);
- 6-12 anni: Green Pass non obbligatorio, ma è possibile ottenerlo previo tampone negativo o certificato di avvenuta guarigione;
- 12-17 anni: Green Pass obbligatorio per locali ed eventi. È possibile ottenerlo con tampone negativo, certificato di avvenuta guarigione, o vaccino già approvato.
Per ora quindi l’obbligatorietà di certificazione verde vige solo al di sopra dei 12 anni. L’unico caso in cui questa regola potrebbe venire meno è un’impennata dei contagi che, come sappiamo, richiederebbe maggiori controlli per arginare l’avanzata e la circolazione del virus.
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