Obbligo di green pass anche per accedere agli impianti di risalita, con capienza funivie all’80%. Ecco cosa prevede il nuovo protocollo per la ripartenza degli impianti sciistici.
Anche per andare a sciare servirà il green pass. La misura è contenuta nel decreto green pass bis che ha ottenuto la fiducia alla Camera il 21 settembre 2021. Il testo, che per essere ufficiale deve avere l’ok del Senato, estende l’obbligo di certificazione verde Covid-19 agli impianti di risalita.
Intanto, in vista della stagione 2021/22, le associazioni di categoria a Milano hanno firmato il protocollo con i principi generali e le misure di prevenzione per la riapertura in sicurezza delle attività nei comprensori montani e l’utilizzo degli impianti di risalita a favore degli sciatori amatoriali. Tra obbligo di green pass e mascherina, nuove regole per acquistare lo skipass e la capienza delle funivie e delle seggiovie, ecco le regole da rispettare sulle piste da sci, nelle stazioni e nei comprensori nella prossima stagione sciistica.
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Obbligo green pass per sciare: regole, multe, controlli
Il decreto green pass bis (dl del 6 agosto 2021 n. 111) è passato alla Camera il 21 settembre ed entro il 5 ottobre si attende la fiducia del Senato. Il testo del provvedimento ha subito delle modifiche nel passaggio alla Camera: tra queste l’estensione del green pass agli impianti sciistici. È aumentata anche la durata del tampone molecolare, che diventa valido per 72 ore e non più per 48 ore.
Entrando nel dettaglio, chi vorrà accedere agli impianti di salita dovrà esibire il certificato che, in formato digitale o cartaceo, dimostra l’avvenuta vaccinazione, l’esito negativo al tampone o la guarigione dal Covid. Lo skipass verrà infatti rilasciato solo ai possessori di green pass. Spariscono i limiti alla vendita degli skipass, con raccomandazione a preferire i canali di vendita online per evitare code e affollamenti all’interno dell’area sciistica. Non è ancora chiaro se l’obbligo di green pass in montagna varrà solo per gli impianti chiusi o anche per quelli dotati solo di skilift e seggiovie aperte.
Il green pass per sciare non è obbligatorio per i bambini sotto i 12 anni, poiché esclusi per il momento dalla campagna vaccinale; escluso anche chi è munito di esenzione per motivi di salute comprovati.
Chi viene trovato senza green pass nei luoghi in cui è obbligatorio per legge rischia una multa da 400 a 1.000 euro, mentre per chi falsifica i dati o presenta un green pass di un’altra persona può scattare la denuncia (si tratta di reato).
Anche il gestore che non controlla il green pass va incontro a una sanzione amministrativa da 400 a 1.000 euro e, in caso di violazione reiterata per tre volte in tre giorni diversi, scatta la chiusura dell’attività da 1 a 10 giorni.
Mascherina obbligatoria per sciare?
Non vige obbligo di mascherina mentre si scia e sulle piste, ma è obbligatorio indossarla, a copertura di naso e bocca, in seggiovia, funivia e cabinovia, oltre che in tutti i luoghi al chiuso come spogliatoi e rifugi.
Il personale addetto all’accoglienza e/o all’avvio degli impianti dovrà indossare mascherine chirurgiche o superiori (FFP2),
Il protocollo per la riapertura delle aree sciistiche e per l’utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici a favore degli sciatori non agonisti e amatoriali prevede capienza al 100% delle seggiovie o all’80% in caso di chiusura delle cupole paravento. Funivie e cabinovie possono viaggiare con una capienza all’80% e sempre con i finestrini aperti.
È vietato consumare alimenti, bevande e fumare in tutti gli ambienti al chiuso e nella fase di imbarco, anche all’aperto e durante le fasi di trasporto. Una volta arrivati alla stazione di monte, gli utenti abbandonano la stazione nel più breve tempo possibile.
I percorsi dovranno essere organizzati in modo da garantire il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro, e si dovranno prevedere corsie separate di entrata e uscita. A ciò si aggiungono sanificazione e disinfezione degli ambienti a fine giornata e dispenser di disinfettante mani collocati fuori dai bagni, negli spazi comuni e sugli impianti di risalita.
L’accordo è stato siglato a Milano da Federazione italiana sport invernali (Fisi), Associazione nazionale esercenti funiviari (Anef), Federfuni Italia, l’associazione italiana delle aziende ed enti proprietari e/o esercenti il trasporto a fune in concessione sul territorio nazionale, Associazione maestri sci italiani (Amsi) e Collegio nazionale maestri di sci (Colnaz).
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