Iscritti a Garanzia Giovani: cosa fare se l’INPS non paga? Ecco tutte le istruzioni e le nostra guida completa.
Se con Garanzia Giovani hai svolto, o stai svolgendo, un tirocinio e l’INPS non ti ha ancora pagato si può fare qualcosa?
Sono molte le notizie riguardo ai ritardi dei rimborsi legati a Garanzia Giovani e al fatto che a fronte di mesi di lavoro l’INPS non ha pagato ancora neanche un euro: esiste allora qualcosa che gli stagisti possono fare?
Il finanziamento di Garanzia Giovani è un complicato meccanismo burocratico di passaggi di soldi dall’Europa, alle regioni che a loro volta delegano l’INPS al pagamento dei tirocini e degli stage.
Come è ovvio aspettarsi tutta questa gigantesca macchina burocratica non fa che accumulare ritardi nei rimborsi dall’INPS che spettano di diritto per aver svolto un’attività di tirocinio attraverso Garanzia Giovani.
Garanzia Giovani: cosa fare se l’INPS non paga?
Sebbene regioni e INPS siano state subissate di ricorsi e lamentele, è molto difficile capire quali siano le procedure burocratiche da mettere in pratica per avere accesso ai rimborsi.
Innanzitutto rimane ancora poco chiaro se l’INPS abbia ricevuto o meno i soldi dal Ministero del Lavoro, inoltre appaiono poco trasparenti le dinamiche di elargizione dei finanziamenti.
Paola Cicoganni, responsabile del settore lavoro della Regione Emilia Romagna, dice che molti ritardi sono da imputarsi a errori di compilazione delle documentazione da parte delle aziende. La loro correzione e il re-inoltro hanno fatto perdere moltissimo tempo.
L’unica cosa da fare sembrerebbe allora non lasciarsi prendere dallo sconforto e monitorare costantemente la situazione e, in caso di prolungamento dei ritardi dei pagamenti, contattare la regione e l’INPS.
Pagati i tirocinanti di Garanzia Giovani del Lazio
Nel frattempo sono state risolte alcune situazioni spiacevoli, come quella degli stagisti del Lazio che attendevano i soldi da febbraio. Sebbene non se lo aspettassero più, da fine aprile sono stati pagati i compensi di gennaio e febbraio. Inoltre sono stati aumentati gli importi dei rimborsi a 500 euro, con validità retroattiva.
Molti ragazzi che hanno terminato il percorso stanno aspettando il conguaglio da 600 euro, un ritardo dovuto al sistema informatico dell’INPS che però, ha assicurato l’assessore Valente, è stato risolto.
Italia: il problema INPS-Garanzia Giovani
I problemi col programma Garanzia Giovani riguardano tutti paesi europei in cui è stato attivato, ma in Italia la situazione è aggravata ulteriormente dai vari passaggi burocratici. La stragrande maggioranza delle regioni italiane ha infatti delegato l’INPS per quanto riguarda il pagamento delle indennità legate al tirocinio.
Questo però ha portato a una situazione di stallo, poiché l’INPS è tenuto a pagare solo “nei limiti delle risorse finanziarie anticipate”; questo significa che l’istituto non si addossa l’onere di anticipare i soldi per i pagamenti.
L’INPS non paga gli stage di Garanzia Giovani: è l’Italia che deve anticipare i soldi
Garanzia Giovani fa parte di un ampio investimento europeo, di circa 1,5 miliardi di euro, volto a contribuire l’occupazione giovanile in tutta Europa. Si tratta di un progetto attivato in tutti gli stati membri dell’Europa che presentano tassi di disoccupazione giovanile preoccupanti, ed è sotto l’egida del Youth Employment program.
Secondo le linee guida di quest’ultimo gli stati avevano diritto a un pre-finanziamento, pari all’1,5% dell’importo totale a loro concesso. All’avvio dei programmi sarebbe poi stata offerta la copertura completa.
Questo meccanismo ha però condotto a una situazione per cui molti stati, non avendo finanze sufficienti per anticipare i soldi legati al progetto Garanzia Giovani, hanno rinunciato a far partire i programmi.
Così si è scelto di aumentare il pre-finanziamento al 30% dell’importo totale: tuttavia gli stati sono ancora in attesa dei fondi europei e stanno lasciando galleggiare in cattive acque Garanzia Giovani.
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