Nuova maxi operazione anti IPTV: 160 mila abbonamenti oscurati e chiusi siti e canali Telegram che diffondevano Serie A e film e serie TV in streaming illegali.
IPTV bloccato: oscurati siti e canali Telegram che diffondevano il “pezzotto”, la TV pirata che permette di vedere la Serie A e i contenuti pay TV illegalmente. La Guardia di Finanza ha oscurato ben 160 mila abbonamenti e ora gli utenti a rischio tremano per le possibili conseguenze.
Come sappiamo i rischi per chi sceglie di abbonarsi all’IPTV sono diversi e riguardano anche la sfera penale: le fiamme gialle portano avanti già da diverso tempo la lotta alle TV pirata che riparte proprio in concomitanza con il ritorno della Serie A post lockdown.
A condurre l’ultima operazione il Nucleo Speciale per i Beni e Servizi che ha bloccato gli abbonamenti illegali e ha portato alla chiusura di 2 siti web e 2 canali Telegram e ha portato l’individuazione di 627 rivenditori addetti al commercio delle sottoscrizioni.
IPTV oscurato: 160 mila abbonamenti bloccati, cosa fare?
L’IPTV figura sicuramente tra i migliori strumenti illegali per guardare in streaming tantissimi contenuti altrimenti disponibili solo a pagamento. Una soluzione discutibile ma che coinvolge tantissimi italiani, che si affidano questo dispositivo per guardare in streaming gratis la serie A (divisa tra Sky e DAZN), o film e produzioni presenti su Netflix, Now TV, Sky, Infinity e altri.
Un rischio molto grande che permette di risparmiare e che favorisce un giro da affari milionario che ha spesso radici oscure e legate alla malavita.
Il Tribunale di Roma ha effettuato il sequestro preventivo non solo di tutto il materiale citato in apertura, ma ha anche messo le manette ai 56 server coinvolti: come effetto, per chi avesse scelto questa vita d’abbonamento, c’è l’oscuramento di tutte le IPTV coinvolte. Insomma, chi sperava di poter ricominciare a guardare il campionato questo weekend attraverso questo sistema dovrà affidarsi ad altre valide alternative (e sperare di non essere coinvolto in maxi multe per il reato commesso).
Come se non bastasse, l’operazione ha portato alla luce un sistema di estorsioni ai danni degli abbonati:
“le indagini, inoltre, hanno permesso di individuare due canali Telegram i cui amministratori, tra l’altro, dopo aver hackerato i predetti sistemi dedicati all’illecita diffusione dei contenuti multimediali, tentavano di estorcere denaro ai “pirati” che li gestivano dietro la minaccia di pubblicare, anche su due siti internet, dati e credenziali riferibili agli abbonamenti illegali attivi”.
IPTV bloccato: le alternative
Non c’è bisogno di sottolineare ulteriormente come usufruire di questi siti alternativi tramite IPTV rappresenti un vero e proprio rischio.
Le alternative per guardare contenuti in streaming più sicure non mancano: per la Serie A ci sono diversi metodi (come ad esempio i siti di bookmaker esteri o le dirette su Facebook e Instagram all’interno dei gruppi), per Now TV, DAZN e Netflix ci sono gli abbonamenti in prova gratuita mentre per film e serie TV sono tantissimi i siti di streaming illegali disponibili comodamente a portata di browser.
La soluzione migliore resta quella di pagare il contenuto desiderato, magari facendo una lista delle priorità di visione evitando così di ritrovarsi da un giorno all’altro con un sito oscurato e inaccessibile (e con possibili conseguenze sul piano legale).
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