Disney, gigante statunitense dell’entertainment, sarà la principale protagonista dell’economia post-pandemica secondo gli analisti.
Secondo gli analisti il 2021 sarà un anno d’oro per il business di Disney, la multinazionale statunitense fondata nel 1923 a Hollywood.
I progressi registrati – e annunciati negli ultimi dieci giorni – sul fronte dei vaccini anti-Covid, dal prodotto del tandem Pfizer-BioNTech a quello più recente di Moderna, invitano gli investitori a guardare con maggiore ottimismo all’anno che verrà.
Il 2021, a questo punto, potrebbe segnare l’inizio dell’era post-pandemica e nel novero delle società che più beneficeranno del ritorno alla normalità ci sarebbe al primo posto proprio la creatura di Walt Disney.
Il sentiment positivo è ancorato in parte all’ultima trimestrale pubblicata dalla società che, sebbene mostri un trend di generale contrazione, evidenzia l’abilità dei vertici di assorbire efficacemente gli scossoni. Dal Q4 emerge una riduzione delle entrate del 23% su base annua, per un risultato che è comunque al di sopra delle aspettative (14,7 miliardi di dollari).
Buone notizie anche dai mercati, con le azioni Disney ora a quota 144,5 dollari, in rialzo del 16,2% rispetto a un mese fa.
Perché Disney sarà la principale vincitrice dell’economia post-pandemica
L’ultima trimestrale pubblicata da Disney, unitamente al rendimento del titolo sul mercato, sottolinea la resilienza della società statunitense nei tempi avversi che stiamo vivendo. Motore del colosso americano è, al momento, la nuova piattaforma streaming Disney+ lanciata negli Stati Uniti un anno fa.
Secondo gli ultimi dati disponibili, infatti, il nuovo servizio ha registrato in dodici mesi 73,7 milioni di abbonati, ampiamente al di sopra delle aspettative tracciate dall’azienda al momento del lancio. Il business plan di Disney ambiva originariamente a raggiungere una fetta tra i 60 e i 90 milioni di clienti entro il 2024.
Ma come nel caso di Netflix, la nuova piattaforma Disney+ ha tratto beneficio dalle restrizioni implementate per contenere il coronavirus, che hanno di fatto elevato la multinazionale americana – al pari delle altre big tech – ad una posizione di «key player» dell’economia pandemica.
Tuttavia, molti analisti – che si erano espressi con pessimismo sulla stabilità del trend di crescita delle piattaforme streaming una volta che la pandemia sarà archiviata – prefigurano per Disney+ un’ulteriore espansione. Il prezzo contenuto del servizio e la produzione di nuovi contenuti originali rappresentano infatti, per gli investitori, un’assicurazione sulle prospettive future della società.
Inoltre, se alcuni servizi offerti dal colosso americano hanno indubbiamente beneficiato della “stay-at-home-economy”, rami consistenti dell’impero Disney sono rimasti sostanzialmente improduttivi. I parchi tematici che attirano ogni anno milioni di visitatori, da Orlando a Parigi, sono chiusi, mentre il network ESPN, acquistato da Disney nel 1996, ha subito una forte contrazione delle entrate pubblicitarie a causa dell’annullamento o del rinvio delle partite trasmesse dalla rete.
Questi elementi evidenziano le potenzialità attualmente inespresse di Disney che, già nel terzo trimestre del prossimo anno, potrebbero tornare a pieno regime. La domanda per le attività al momento precluse – che comportano inevitabilmente degli assembramenti – sta infatti subendo un incremento sulla scia delle notizie relative ad una prossima distribuzione del vaccino.
Le congiunture economiche del 2021 dovrebbero dunque essere particolarmente favorevoli al business di Disney e questo, secondo gli analisti, porterà ad un incremento del valore del titolo nella Borsa di New York.
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