In arrivo la tassa sui viaggiatori: chi colpirà?Tutto quello che c’è da sapere

Stefania Manservigi

9 Luglio 2015 - 22:56

La tassa sui viaggiatori da semplice ipotesi potrebbe divenire realtà. Nel Dl sugli enti locali in approvazione al Senato sarebbe stato aggiunto, infatti, un emendamento che prevederebbe il pagamento di una tassa da parte di tutti i turisti che si troveranno a transitare nelle grandi città metropolitane. Ecco in cosa consiste questa nuova tassa e le città coinvolte.

In arrivo la tassa sui viaggiatori: chi colpirà?Tutto quello che c’è da sapere

Tassa sui viaggiatori? A breve potrebbe divenire realtà.
Al Dl sugli enti locali in approvazione al Senato è stato aggiunto, infatti, un emendamento che prevederebbe il pagamento di una tassa da parte dei turisti che si trovano a transitare nelle grandi città metropolitane italiane.
Questa nuova misura, chiamata tassa sui viaggiatori, sarebbe stata voluta proprio dai sindaci dei grandi centri urbani che si trovano a dover fare i conti con i debiti lasciati in eredità dalle vecchie province ora abolite.
Saranno quindi i turisti a dover pagare il deficit finanziario con cui sono nate le nuove Aree metropolitane.
Quali sono le città coinvolte? In quanto consisterà questa tassa? Saranno colpiti solo i turisti o anche residenti e pendolari? Vediamo nello specifico cosa prevede l’emendamento.

Tassa sui viaggiatori: chi e quanto verrà colpito
Nell’idea originaria la tassa avrebbe dovuto colpire solo i viaggiatori che fossero transitati per porti e aeroporti che si trovano all’interno del territorio metropolitano definito dalla riforma. Lo scenario sembra ora cambiato.
Chi riguarderà, dunque, la tassa sui viaggiatori? La misura interesserà tutti i porti e gli aeroporti che risultano collocati all’interno della Regione di appartenenza della città metropolitana considerata. Non solo: se l’ambito di applicazione è stato ampliato, anche l’elenco delle città interessate dalla misura risulta essere modificato.
Quali sono le aree colpite? Interessate saranno le aree metropolitane definite per legge ossia Roma, Napoli, Milano, Torino, Bari, Firenze, Bologna, Genova, Venezia e Reggio Calabria. Ma a queste vengono aggiunti anche i porti e gli aeroporti di Cagliari, Messina, Palermo e Catania.
Se dovesse essere approvato l’emendamento, dunque, cosa succederà? Succederà che i turisti che dal primo ottobre dovessero transitare nelle aree sopra elencate dovranno pagare una tassa di importo pari a un euro (aumentabile fino a due euro a discrezione dell’amministrazione locale).
Discorso leggermente diverso è quello che riguarda i passeggeri di porti e aeroporti che si trovano nella Regione dell’area metropolitana considerata, ma non direttamente nel suo territorio di pertinenza; in questo caso potrà essere applicata una tassa fissa pari a un euro.

Tassa sui viaggiatori: come si paga?
In concreto come verrà pagata questa tassa? Per i passeggeri degli aerei la tassa si tradurrà in un’addizionale sui diritti di imbarco che verrà riscossa a cura dei gestori dei servizi aeroportuali. Per i turisti che invece si muoveranno con la nave, il tributo sarà una sorta di imposta di sbarco e verrà riscosso direttamente dalle compagnie di navigazione.

La tassa colpirà anche i residenti?
La notizia positiva è che la tassa sui viaggiatori non colpirà i residenti, i pendolari e i lavoratori. Per queste categorie saranno gli amministratori delle aree metropolitane a decidere se aggiungere altre tasse con una propria delibera.

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