La Reserve Bank of India ha tagliato il costo del denaro a livelli che non si vedevano dal 2010. Per gli analisti si potrebbe trattare di una misura inutile.
Terzo taglio al costo del denaro indiano da inizio anno. La Reserve Bank of India ha annunciato di aver ridotto, all’unanimità, il costo del denaro di 25 punti base al 5,75%.
Si tratta del livello minore dal 2010.
Non solo. L’istituto guidato da Shaktikanta Das ha inoltre fatto sapere di essere pronto ad allentare ulteriormente la presa.
India: Banca Centrale riduce anche la stima sul Pil
La RBI ha inoltre annunciato di aver tagliato la view sul Pil dell’anno fiscale corrente, che terminerà a marzo, al 7%, contro il 7,2% precedente, alla luce di indicatori chiave, come le vendite di auto, che preannunciano una debolezza prolungata della congiuntura economica.
Secondo il governatore, le condizioni dell’economia “hanno costretto” il Comitato di Politica monetaria “ad agire con decisione e tempismo”. I segnali in arrivo dall’economia, “hanno registrato un indebolimento significativo”.
La mossa dell’istituto arriva a una settimana dall’annuncio da parte dell’esecutivo, le ultime elezioni hanno registrato la conferma di Narendra Modi, che nell’anno fiscale terminato a marzo il tasso di crescita dell’economia ha fatto segnare il dato minore degli ultimi cinque anni. Nella rilevazione il Pil ha segnato un +6,8%, contro il +7,2% precedente.
Gli analisti stimano che sia necessaria almeno una crescita a due cifre per star dietro all’incremento demografico della forza lavoro.
India: Banca Centrale, analisti scettici
Diversi analisti ritengono che la mossa della Banca Centrale non riuscirà a far ripartire l’economia. Questo a causa dell’inefficienza del canale di trasmissione della politica monetaria, incapace di trasmettere correttamente gli stimoli all’economia.
“Più che un taglio dei tassi, è la trasmissione di questa misura all’economia che rappresenta la vera sfida”, riporta una nota elaborata dall’agenzia India Research & Ratings.
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