La pagina Facebook Inps per la Famiglia finisce sotto accusa - e diventa virale - per le risposte piccate date ad alcuni cittadini; l’Istituto si scusa e annuncia una nuova social media policy.
La pagina Facebook “Inps per la Famiglia” in queste ore è molto visitata ma non solo da coloro che vogliono avere informazioni su reddito e pensione di cittadinanza o anche sul bonus bebè: ci sono infatti diversi curiosi che vanno sulla pagina solo per leggere le risposte - non particolarmente formali - che gli impiegati dell’Istituto danno ai cittadini.
Sono diventati virali, infatti, molti screenshot realizzati dagli utenti che mostrano risposte spesso piccate da parte della pagina Facebook dell’Inps, come quello che trovate di seguito.
È tutto vero quindi, anche se in alcuni casi - specialmente dopo che la pagina Inps per la Famiglia è diventata virale sul web - sono state create ad hoc delle immagini fake - oltre ad una pagina non ufficiale, subito chiusa dal team di Facebook - per ironizzare l’accaduto.
Nella maggior parte dei casi comunque sono tutte testimonianze veritiere: d’altronde per chi visita giornalmente la pagina Facebook in questione non si tratta di nulla di nuovo visto che da tempo i funzionari autorizzati dall’Inps a rispondere alle richieste pervenute utilizzano modi piccati ed ironici per replicare agli utenti più insistenti.
In difesa dell’Inps c’è da dire che spesso gli stessi cittadini non sono proprio gentili nel fare le loro richieste, utilizzando toni e parole volgari o pretendendo una risposta nel minor tempo possibile. Ce ne sono altri poi che continuano a fare la stessa domanda alla pagina Inps, nonostante questa abbia già dato la risposta che cercavano.
Nei confronti di tutti questi utenti “distratti” o “poco gentili” il team della pagina Facebook dell’Inps è stato inclemente, rispondendo a tono con risposte spesso piccate.
Probabilmente la scelta migliore, nonché la più educata, sarebbe stata quella di non rispondere a questi utenti, dedicando il tempo a disposizione per chiarire i dubbi di coloro che usano toni cordiali nel porre le loro domande; l’Inps invece ha scelto una strategia differente (non sappiamo se su precise disposizioni dei vertici dell’Istituto) diventando in pochi minuti “non l’eroe che meritavamo ma quello di cui avevamo bisogno”.
Inps per la Famiglia si scusa con gli utenti
In risposta al clamore di queste ore l’Inps per la Famiglia sembra abbia deciso di modificare le modalità di interazione con gli utenti. Sulla pagina “incriminata”, infatti, è stato pubblicato il seguente messaggio:
“In linea con quanto previsto dalla netiquette e dalla social media policy della pagina e in considerazione del grande interesse e impatto del #redditodicittadinanza e di altre misure a favore della famiglia, risponderemo solo a commenti inerenti agli aspetti tecnici delle prestazioni erogate da Inps. Cogliamo l’occasione per scusarci con quanti possano essersi sentiti toccati od offesi da alcune nostre risposte.
Ed effettivamente scorrendo tra i commenti di quest’ultimo post si notano solo risposte formali, con frasi del tipo “grazie della solidarietà” o “grazie per aver condiviso con noi la sua riflessione”.
A quanto pare quindi non vedremo più commenti come quelli che trovate di seguito, poiché la social media policy della pagina Facebook l’Inps per la famiglia sembra essere cambiata con il social media che non darà alcuna risposta a domande che non considera pertinenti né tantomeno a richieste insistenti e ripetute.
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