Da una maggiore memoria alla sindrome della vibrazione fantasma, ecco come i social network stanno cambiando la nostra mente. 7 effetti sul cervello svelati dalla scienza.
Nonostante siano un fenomeno nuovo e le conseguenze sul lungo periodo siano ignote, gli esperti cominciano a capire come Facebook, Instagram e i social in generale stiano influenzando il nostro cervello. Per cercare di comprenderne meglio le ripercussioni sulla mente umana, infatti, gli scienziati hanno iniziato a studiare gli effetti che i social hanno sul nostro modo di pensare e ragionare.
Una delle scoperte sorprendenti è che ci sono delle conseguenze positive: uno studio sulla rivista Proceedings of The Royal Society ha infatti rivelato che, pur ricevendo spesso critiche, le persone con un gran numero di contatti sui social memorizzano meglio le cose, come per esempio nomi e volti, rispetto agli utenti con meno follower o amici online.
Ma anche se essere seguiti da un gran numero di persone su Instagram può rivelarsi un bene, non tutte le conseguenze dell’uso di social media sembrano esserlo.
Ecco i 7 modi in cui il nostro cervello sta cambiando a causa dei social.
1. Migliorano la memoria
Condividere eventi sui social migliora la tua capacità di non dimenticarli, come conferma il professor Qi Wang, autore di uno studio sulla rivista Memory, dicendo che “è molto più facile ricordare le cose pubblicate online di quelle che non mettiamo su internet”.
Qi Wang aggiunge che un altro fattore in gioco è “quanto l’evento sia considerato importante dagli altri utenti”. Se ci sono delle foto, inoltre, i post rimangono ancora più impressi nella nostra memoria.
2. Attivano un “sistema di ricompensa”
Ricevere o mettere dei like contribuisce a creare un reward system, ovvero un sistema di ricompensa che mira al piacere: è questo che crea la dipendenza dai social. Più sono i pollici in su, maggiore è la soddisfazione, come rivela Psychological Science, “vedere foto con molti like è associato a un’attività più intensa nelle regioni neuronali che si occupano di ricompensa, cognizione sociale, imitazione e attenzione”.
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3. Un uso smodato può arrecare danno alla salute mentale
Nonostante possa fare bene in piccole quantità, mantenere rapporti con più amici online che nella vita reale può avere effetti dannosi sulla tua salute mentale visto che, come dimostrato dall’American Journal of Epidemiology, le interazioni offline offrono più vantaggi per l’individuo.
Il problema principale è che le persone tendono a comparare la propria vita con ciò che vedono sui social, soprattutto su piattaforme come Instagram, considerata la più dannosa per la mente dei giovanissimi visto che qui si tende a mostrare una realtà edulcorata.
4. Possono ridurre la soglia d’attenzione
Non è certo un segreto che le bacheche dei social siano il modo ideale per dimenticare ed evitare gli impegni. Un articolo sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences sostiene che chi ne fa un grande uso è meno capace di passare da un compito a un altro e i risultati suggeriscono che gli utenti più attivi sono distratti dalle numerose funzioni proposte sui siti.
5. Rovinano il sonno
Non riesci a dormire bene? Potresti dover dare la colpa al tuo smartphone, al tuo computer e al tuo tablet. Secondo Medical Daily la luce emessa dai tuoi device potrebbe tenerti sveglio durante la notte. L’insonnia potrebbe inoltre indurre ad usare il telefono, creando un circolo vizioso. Per avere un riposo efficace gli esperti raccomandano di smettere di utilizzare i dispositivi elettronici dopo le 21.
6. Potrebbero renderti un “bad follower”
Trascorrere troppo tempo a osservare gli altri sui social potrebbe farti perdere l’abilità di pensare autonomamente e di formare delle opinioni personali. Secondo Information Systems Frontiers è più facile abituarsi a seguire i trend e ciò che è popolare senza ricorrere al proprio pensiero critico.
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7. Possono danneggiare il tuo sistema nervoso
Ti è mai capitato di sentire il telefono vibrare per poi scoprire che ti eri sbagliato? Potresti soffrire della sindrome da vibrazione fantasma, come evidenziato da uno studio su Computers In Human Behavior. Nello specifico, è una forma di ipervigilanza e indica che il tuo sistema nervoso è troppo sensibile e reagisce anche quando non esiste nessuno stimolo esterno.
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