Instagram avvisa gli utenti su alcune funzioni non disponibili all’interno dei messaggi via direct: ma cosa cambia e perché? Ecco quello che sta succedendo.
Aprendo i messaggi su Instagram vi sarete sicuramente accorti di una notifica molto particolare: alcune funzioni non sono disponibili, seguite da una breve spiegazione. Ma cosa cambia e perché vedete questo messaggio?
Il messaggio appare su Instagram all’interno della sezione direct, ovvero quella dedicata alle chat e alla comunicazione via messaggi, ma anche nella home sopra le storie: il popolare social network indica come motivazione principale il rispetto delle nuove regole relative ai servizi di messagistica in Europa.
Instagram promette di rendere queste funzioni nuovamente disponibili il prima possibile, ma manca davvero qualcosa? E cosa prevede questo nuovo regolamento europeo? Ecco il punto della situazione.
Instagram, funzioni non disponibili: cosa vuol dire?
Tutto potrebbe avere a che fare con la Commissione europea e il Digital Services Act (DSA) e Digital Market Act (DMA) presentati il 15 dicembre, stilati con il compito di regolamentare le azioni delle principali società tecnologiche e digitali all’interno dell’UE.
Lo scopo è tutelare di più gli utenti delle diverse piattaforme e favorire una concorrenza maggiore e più idonea tra le varie società che offrono gli stessi tipi di servizi online.
Si affronta più da vicino la responsabilità legale delle piattaforme nei confronti della diffusione dei contenuti: la Commissione europea implica nel regolamento la proposta di una norma di legge creata d hoc per piattaforme online con oltre 45 milioni di utenti in Europa che avrebbero l’obbligo di limitare e rimuovere contenuti ritenuti illegali.
Facebook, Twitter, Google e altre big company del mondo digitale dovrebbero proporre una maggiore e più strutturata collaborazione con l’UE, facilitando l’accesso e la disponibilità per l’uso dei propri dati interni da parte di istituzioni ed enti regolatori con l’obiettivo di garantire il rispetto delle norme.
Gli organi addetti avranno il compito di valutare i contenuti da rimuovere e in caso di mancato adempimento le sanzioni potrebbero arrivare al 6% di ricavi annui delle singole compagnie. Si alzano le barriere difensive anche su contenuti prodotti da terzi come media, giornali accanto al lavoro di contrasto alle sempre più diffuse fake news. Infine, si chiede maggiore trasparenza nello stilare profili degli utenti che vengono poi utilizzati per scopi commerciali, guardando con attenzione a cookies e algoritmi che impongono il loro dominio sugli ads personalizzati che compaiono sui social.
Queste proposte non sono ancora legge e la loro approvazione non è attesa prima prima del 2023 ma è evidente che le società di Zuckerberg iniziano a correre ai ripari.
Per il momento non sembra cambiato molto all’interno delle funzioni disponibili nelle varie chat, le modifiche potrebbero appartenere a una linea più strutturale: al momento è ancora possibile inviare video, foto e vocali e non risultano esserci modifiche sostanziali a livello operativo per gli utenti. Voi avete notato cambiamenti? Segnalatecelo con un commento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA