All’Investor Conference del “Mid & Small in Milan” il comparto degli integratori alimentari è rappresentato da Labomar. Intervista a Claudio De Nadai e Claudio Crespan.
Il settore degli integratori alimentari gode di ottima salute e presenta altrettante prospettive di crescita. Dall’analisi congiunta intrapresa da Integratori Italia – Unione Italiana Food, l’associazione che in Confindustria rappresenta il settore, e AVEDISCO, Associazione Vendite Dirette Servizio Consumatori, risulta che nel primo semestre 2021 a fare la differenza e in positivo è stato il canale della vendita online. L’anno pandemico ha infatti restituito all’utenza una nuova consapevolezza in termini di salute e benessere anche grazie a una maggiore attenzione alla parte di prevenzione. In tal senso l’assunzione regolare di integratori gioca un ruolo fondamentale. Il fatturato totale del comparto, quindi, ha beneficiato di un incremento del 7,4% per un volume di affari complessivo di oltre 2 miliardi di euro.
Di questa felice evoluzione del settore ne abbiamo parlato con Claudio De Nadai e Claudio Crespan, CFO di Labomar, storica azienda nostrana presente sul mercato da oltre venti anni.
Domanda: Come ha performato Labomar nel corso del 2021?
Risposta (De Nadai): Malgrado la complessità del contesto, siamo abbastanza soddisfatti. È un mondo cambiato, almeno temporaneamente, e la capacità di orientare le proposizioni verso il cliente ci ha permesso di mantenere la dimensione e di rimanere degli attori principali in questo mercato.
D: Quali sono le prospettive per il comparto Cura della persona per il 2022 anche grazie all’immissione di liquidità prevista dal PNRR?
R (Crespaon): Il mercato di riferimento è in crescita per il 2022 e noi siamo all’interno di questo comparto che è in sviluppo. Vediamo la liquidità che arriverà come opportunità per il mercato stesso ma intravediamo anche un rischio, nello specifico di aggregazione dei competitors, mentre noi “giochiamo” una partita nostra. Dall’altra parte abbiamo l’opportunità di avere fondi a bassi tassi - se non pari allo zero - che ci sta già dando l’opportunità di investire nella nostra azienda.
R (De Nadai): Il PNRR sarà un grande volano per l’economia e produrrà ricchezza. Il nostro settore di riferimento è attenzionato dal consumer, credo che non ci sia persona, oggi, che non assuma un integratore!
D: Quanto pesano gli investimenti in ricerca e sviluppo in un settore come il vostro?
R (Crespan): Per noi la Ricerca e Sviluppo è un asset fondamentale perché siamo una CDMO (Contract Development and Manufacturing Organization n.d.r.), Dal nostro punto di vista investire in Ricerca e Sviluppo significa garantirci uno sviluppo di prodotti e una fetta di mercato importante. I nostri prodotti hanno un sottostante di poco meno del 50% generati dalla nostra ricerca e sviluppo.
R (De Nadai): L’integratore per sua natura è un prodotto a obsolescenza rapida che necessita di innovazione continua tanto nella combinazione di principi attivi quando nella forma farmaceutica in cui viene proposto. Il dipartimento di Ricerca e Sviluppo fa parte del DNA della società ed è stato fondato quando l’azienda era poco più che neonata. Oggi rappresenta un fiore all’occhiello di Labomar.
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