Israele dichiara lo stato di emergenza dopo un boom di contagi che ha messo in ginocchio il Paese in questi giorni. Il presidente ha imposto nuovamente il lockdown per 5 giorni.
Lo Stato d’Israele dichiara una situazione di emergenza dopo una seconda ondata di coronavirus, a renderlo noto è il primo ministro, Benjamin Netanyahu, che lancia l’allarme nella fase di apertura della riunione di governo a Gerusalemme, aggiungendo che non è più possibile rimandare la legislazione riguardante le misure di contenimento da adottare.
Nonostante in Italia la situazione epidemiologica stia migliorando sempre più, anche se alcuni focolai continuano a far paura, in Medio Oriente la diffusione del coronavirus continua a tenere in ginocchio la zona. Anche in India si è registrato un nuovo record di contagi giornalieri, mentre l’Iran ha registrato il maggior numero di decessi in 24 ore dall’inizio della pandemia.
Israele dichiara lo stato di emergenza
Negli ultimi giorni il coronavirus ha travolto lo Stato di Israele e la Palestina facendo schizzare il numero degli infetti a quasi 30.000 persone, 6.000 in più rispetto alla scorsa settimana. Attualmente le fonti ufficiali riportano che all’interno dello Stato vi sia un tasso di contagio pari al 5%, mentre circa 2 settimane fa era solamente del 2%.
Netanyahu ha quindi stabilito che gli assembramenti in luoghi chiusi e di culto consentiti saranno al massimo per 50 persone, riducendo drasticamente il numero permesso da una settimana, ovvero 250. Probabilmente, per timore di una seconda ondata che si trasformi in emergenza sanitaria, saranno estese misure restrittive anche per ristoranti e accesso in spiaggia.
In tutta la zona della Palestina si registrano un’impennata dei casi, tra cui anche in Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme est dove il numero dei nuovi infetti è salito a oltre 4.000 casi, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Wafa. La situazione più drammatica è stata registrata nella in Cisgiordania, mentre a Gaza il numero dei contagi sembrerebbe essere sotto controllo
Imposto un nuovo lockdown
Per limitare il più possibile l’incremento delle infezioni da COVID-19 il presidente Abu Mazen ha dichiarato per la terza volta lo stato di emergenza, prolungandolo di ulteriori 30 giorni e dallo scorso venerdì ha imposto un nuovo un lockdown in tutte le zone della durata di 5 giorni complessivi. Il presidente ha scritto un decreto in cui precisa che:
“Le autorità competenti devono continuare a prendere tutte le misure necessarie per fronteggiare i pericoli che derivano dal coronavirus, proteggere la salute pubblica e raggiungere sicurezza e stabilità”.
Le persone infette in questo momento sono quasi 12.000, fra i casi più gravi se ne sono aggiunti 40 dall’inizio di luglio mentre i decessi sono 330, in totale sono guarite 17.847 persone
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