Il Prodotto Interno Lordo dell’Italia nel 2021 potrebbe crescere quasi del 6%: è la previsione dell’Ufficio parlamentare di bilancio. I dettagli delle stime sulla ripresa economica.
Il PIL dell’Italia può avvicinarsi a una crescita del 6% nel 2021: lo rivela la nota ci congiuntura di agosto pubblicata dall’Ufficio parlamentare di bilancio.
Si conferma il trend espansionistico nel nostro Paese, con la campagna vaccinale e l’allentamento delle misure di restrizione a dare le maggiori spinte.
A sostenere ulteriormente la crescita dell’Italia nelle stime dei prossimi anni c’è il NextGenerationEU: quanto vale in termini di PIL per l’Ufficio parlamentare di bilancio?
Il Prodotto Interno Lordo del nostro Paese può correre a un ritmo davvero veloce, sfiorando il 6%: tutte le stime.
Italia: PIL può crescere di quasi il 6% nel 2021
L’Ufficio parlamentare di bilancio, nella sua nota sulla congiuntura di agosto evidenzia che, secondo le sue stime:
“la crescita dell’economia italiana potrebbe risultare largamente superiore alle previsioni di qualche mese fa arrivando a sfiorare il 6 per cento; nella prima metà del prossimo anno il nostro Paese potrebbe recuperare i livelli di attività pre COVID-19”
Nel dettaglio, considerando le misure di politica di bilancio adottate dal Governo e assumendo l’utilizzo pieno delle risorse del NextGenerationEu secondo quando indicato nel Pnrr, il PIL italiano potrebbe aumentare del 5,8% nel 2021.
Nel 2022 si assisterebbe a un incremento più moderato, del 4,2%, comunque sostenuto dai fondi europei. In generale, l’applicazione delle risorse e degli investimenti del Recovery Fund potenzialmente è in grado di innalzare il PIL di due punti percentuali entro il 2022.
La cornice di tale ottimistica previsione è il balzo che l’economia italiana ha mostrato nei dati preliminari sul PIL del secondo trimestre (Istat): +2,7% congiunturale +17,3% rispetto al corrispondente periodo del 2020.
Questo il commento dell’Ufficio parlamentare di bilancio:
“Il ritmo di crescita dell’economia italiana è risultato più marcato di quello dell’area dell’euro (2,0 per cento), consentendo quindi una sostanziale convergenza del nostro Paese con le altre maggiori economie continentali sul gap rispetto i livelli precedenti all’emergenza sanitaria”
Sul lato della domanda, si evidenzia la spinta di esportazioni nette e di spesa interna. I consumi hanno iniziato a riprendersi, con segnali rincuoranti a fine luglio sulla fiducia delle famiglie.
L’industria riprende l’espansione a giugno secondo le previsioni dell’Ufficio parlamentare bilancio.
Si specifica, che tale quadro di proiezioni assume che la pandemia non riprenda vigore, costringendo ulteriori misure. Inoltre, tiene conto della politica monetaria espansiva della banca centrale.
Le previsioni sul mercato del lavoro
L’Ufficio parlamentare di bilancio mostra anche alcune stime sul mondo del lavoro.
Questo il quadro:
“Il numero di persone in cerca di occupazione ha ripreso ad aumentare nel trimestre iniziale di quest’anno (4,1 per cento su base congiunturale, oltre 100.000 unità) e tuttavia è aumentato il numero di individui inattivi. Proseguendo una tendenza in atto dal terzo trimestre del 2020, il tasso di disoccupazione è ancora cresciuto (al 10,4 per cento) per effetto di una flessione dell’occupazione ben superiore a quella delle forze di lavoro.”
© RIPRODUZIONE RISERVATA