Italia e lettera UE: spread a 300 in vista del 5 giugno

Alessandro Venuti

29 Maggio 2019 - 18:06

Secondo Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte, il debito italiano resterà sotto forte pressione fino all’uscita del country report della Commissione UE

Italia e lettera UE: spread a 300 in vista del 5 giugno

L’attesa lettera della Commissione UE all’Italia è arrivata e la reazione dello spread BTP-Bund non si è fatta attendere molto.

Come previsto, nel documento inviato da Bruxelles la Commissione UE ha chiesto a Roma di elencare i cosiddetti fattori rilevanti che hanno impedito la riduzione del rapporto defict/PIL. L’Italia dovrà commentare l’attuale stato dei conti pubblici cercando di fornire giustificazioni sufficienti ad evitare la procedura di infrazione, anche se questo sembrerebbe improbabile.

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Sui mercati torna il Rischio Italia: dove potrebbe arrivare lo spread?

In queste giornate cariche di tensione su una possibile procedura d’infrazione lo spread Italia-Germania è tornato ad accarezzare massimi che non si vedevano da qualche mese in area 280-288 punti base. Ma dove potrebbe arrivare lo spread BTP-Bund nei prossimi giorni?

Secondo Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte Sim la prima settimana di giugno sarà cruciale.

«Il climax potrebbe essere probabilmente raggiunto il 5 giugno con la pubblicazione del Country report della Commissione UE sull’Italia. In attesa di quella data, lo spread potrebbe toccare temporaneamente area 300pb in seguito anche alle pressioni che potrebbero arrivare in concomitanza delle aste di titoli di stato italiani del 30 maggio», ha commentato lo strategist.

La seconda data da guardare con attenzione è il giorno dopo, il 6 giugno, in vista della riunione della BCE, il mercato attende i dettagli del terzo round di TLTRO che inizierà a settembre. Su questa data il giudizio di Cesarano è più morbido:

«Visto il notevole carry negativo amplificato dal tasso Bund 10 anni in ampio territorio sotto zero, è possibile ipotizzare un progressivo ritorno sotto i 250 punti base dello spread durante il mese di giugno per effetto anche delle ricoperture e una rifocalizzazione su altri temi, soprattutto la guerra commerciale fra Usa e Cina», chiosa l’esperto

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