C’è un business immenso che si prospetta, e la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen non vuole farselo sfuggire.
La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che si ricandida per un nuovo mandato, ha fiutato il vento: l’Unione europea deve “mettere il turbo” alla sua capacità industriale di difesa, nei prossimi cinque anni, per far fronte alla minaccia della Russia. Uno degli obiettivi centrali del programma europeo di investimenti sarà quello di dare priorità agli acquisti congiunti nel settore della difesa.
Bisogna centralizzate gli acquisti degli armamenti: si deciderà tutto a Bruxelles, “proprio come abbiamo fatto con successo con i vaccini o, ad esempio, con il gas naturale”. Gli Stati pagano, si indebitano, e Bruxelles spende.
Per la guerra in Ucraina e per la difesa degli Stati europei servono tante armi. Ma le armi servono “anche” a fare le guerre, ma innanzitutto a fare i soldi: Finchè c’è guerra, c’è speranza, era infatti il titolo dello spassosissimo film di Alberto Sordi, che interpretava un mercante d’armi che andava in giro per mezza Africa, appioppando a chiunque avesse soldi, governi e mestatori, ogni genere di fucili, mitragliatrici e bombe a mano.
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