Lagarde apre a tassi più alti a luglio? Bce ancora in focus, le novità

Violetta Silvestri

11/05/2022

Il tema del decollo dei tassi di interesse della Bce resta caldo e le dichiarazioni dei membri del board si moltiplicano. Le ultime parole di Lagarde sono un’apertura al rialzo a luglio?

Lagarde apre a tassi più alti a luglio? Bce ancora in focus, le novità

Lagarde, in un suo discorso a Lubiana, ha parlato della situazione economica e dei tassi: c’è apertura verso l’aumento a luglio?

Nulla di chiaro è trapelato, se non la prudenza alla quale la governatrice ha abituato la platea di investitori. In questo passaggio, il concetto non sembra cambiare: “La guerra sta creando una sfida per la politica monetaria temperando i tassi di crescita e spingendo ulteriormente l’inflazione. In un tale ambiente, l’impegno e la flessibilità saranno fondamentali.”

Gradualità, quindi, nelle scelte prossime per l’Eurozona. Tuttavia, Lagarde ha offerto ulteriori spunti sulla possibilità di rivedere i tassi di interesse, al rialzo ovviamente, entro l’estate, come da diverse scommesse. Cosa ha detto la governatrice e cosa aspettarsi dalla Bce?

Le parole di Lagarde e la possibilità di tassi più alti a luglio

Di fronte a un’inflazione record che è quasi quattro volte l’obiettivo del 2% della Bce, diversi membri stanno spingendo sempre più pubblicamente per un aumento dei tassi alla riunione del 20-21 luglio.

Mentre la Federal Reserve e la Bank of England sono a buon punto con l’inasprimento delle politiche, la Banca centrale europea non ha alzato gli oneri finanziari dal 2011. Il tasso sui depositi è negativo dal 2014.

Nonostante la guerra in Ucraina abbia sollevato lo spettro della stagflazione in Europa, i mercati monetari stanno completamente scontando aumenti di un quarto di punto dalla Bce nelle sue decisioni di luglio e settembre, con un ulteriore incremento entro la fine dell’anno. I trader scommettono che il tasso di deposito raggiungerà il picco dell’1,5% tra circa due anni.

In questa cornice di attesa e scommesse, risuonano le ultime dichiarazioni di Lagarde dell’11 maggio in un intervento in Slovenia:

“...termineremo gli acquisti netti nell’ambito del programma di acquisto di attività. A giudicare dai dati in arrivo, la mia aspettativa è che dovrebbero concludersi all’inizio del terzo trimestre. Il primo rialzo dei tassi, informato dalle indicazioni prospettiche della BCE sui tassi di interesse, avverrà qualche tempo dopo la fine degli acquisti netti di attività. Non abbiamo ancora definito con precisione la nozione di “un po’ di tempo”, ma sono stato molto chiara che questo potrebbe significare un periodo di poche settimane. Dopo il primo rialzo dei tassi, il processo di normalizzazione sarà graduale.”

Anche il membro del Comitato esecutivo della Bce Frank Elderson ha affermato che i funzionari possono iniziare a guardare al rialzo dei tassi dai minimi storici a luglio, minimizzando il rischio di una recessione nell’area dell’euro a causa dell’invasione russa che indebolisce la crescita e alimenta i prezzi.

La riunione di giugno, quindi, si preannuncia cruciale, quanto meno per avere indicazioni più esplicite su prospettive a breve termine.

Lagarde ha lasciato aperta la strada di un intervento sui tassi in estate, pur specificando che il gradualismo e la flessibilità resteranno i fari della decisione, vista “l’incertezza sulla crescita”, che per Panetta è già “de facto stagnante” in Eurozona.

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