I 10 Paesi con l’economia più competitiva al mondo secondo il World Economic Forum.
La classifica delle 10 economie più competitive del mondo è redatta annualmente dal World Economic Forum. Lo studio del WEF, datato settembre 2017, valuta quasi 140 paesi in base ad una serie di fattori, dalla criminalità organizzata ai costi di licenziamento, fino alla partecipazione femminile alla forza lavoro.
I Paesi ricevono un punteggio per 12 comparti chiave - tra cui le infrastrutture, l’istruzione e la sanità, l’efficienza del mercato del lavoro e l’innovazione - e poi un ranking complessivo che ne valuta la competitività.
«I governi, le imprese e gli individui vivono alti livelli di incertezza in quanto la tecnologia e le forze geopolitiche rimodellano l’ordine economico e politico liberale che ha sostenuto le relazioni internazionali e la politica economica negli ultimi 25 anni», ci spiega Richard Samans, a capo dell’agenda mondiale del WEF.
«Rimane estremamente importante monitorare attentamente i fattori che determinano la crescita economica, che consente ai paesi di offrire maggiori pari opportunità e standard di vita più elevati».
Tra i risultati del report emerge che, nonostante le economie emergenti stanno migliorando l’innovazione, molto di più ancora si può fare per diffonderne i benefici. Anche la flessibilità del mercato del lavoro e la protezione dei lavoratori sono fattori necessari per la competitività e la prosperità condivisa.
«Il consenso emergente è che la crescita economica debba ancora una volta concentrarsi maggiormente sul benessere umano», aggiunge l’economista.
Di seguito riportiamo i 10 Paesi all’interno della classifica delle economie più competitive al mondo:
10) Finlandia
L’approccio della Finlandia a «preparare le giovani generazioni alle sfide della quarta rivoluzione industriale attraverso nuovi approcci didattici è stato particolarmente degno di nota», afferma il report.
PIL pro capite: $43.169.
Punto forte: Istituzione e salute ed educazione primaria, prima in classifica su 137 paesi.
Punto debole: norme restrittive sul lavoro.
9) Giappone
Il successo del Paese è «in gran parte guidato da un’infrastruttura fisica e digitale di alta qualità, da una forza lavoro sana e istruita e da un fertile ecosistema dell’innovazione», ma soffre per le sue «finanze pubbliche costantemente sotto pressione».
PIL pro capite: $38.917.
Punto forte: Sviluppo aziendale, terzo su 137 Paesi.
Punto debole: norme restrittive sul lavoro.
8) Regno Unito
La Gran Bretagna ha perso un posto rispetto alla classifica dello scorso anno, anche se il report afferma che ciò non è riflesso della Brexit. Tuttavia, l’esito dei negoziati probabilmente «intaccherà ulteriormente la competitività del Paese», avverte il WEF.
PIL pro capite: $40.096.
Punto forte: Sviluppo tecnologico, quarto su 137 Paesi.
Punto debole: tassazione.
7) Svezia
La Svezia ha sofferto di un deterioramento della percezione del suo contesto istituzionale, sebbene la sua economia «cresca al meglio in termini assoluti in base alla serie di requisiti di base».
PIL pro capite: $51.165.
Punto forte: Ambiente macroeconomico, quarto su 137 Paesi.
Punto debole: tassazione.
6) Hong Kong
Hong Kong è in salita rispetto al 9° posto in classifica dell’anno scorso, il miglioramento più grande tra le prime 10 economie nel 2017. È stata aiutata dai suoi mercati finanziari stabili e dal sistema di lavoro flessibile, ma il report riferisce che potrebbe fare meglio nello sfruttare i talenti dalla sua forza lavoro.
PIL pro capite: $43.528.
Punto forte: Infrastrutture, primo su 137 Paesi.
Punto debole: capacità insufficiente di alimentare l’innovazione.
5) Germania
Il report afferma che «l’eccellente performance» del Paese sul fronte dell’innovazione e il suo ecosistema aziendale sono «particolarmente degni di nota».
PIL pro capite: $41.902.
Punto forte: Dimensione del mercato, sviluppo aziendale e innovazione, 5° su 137 paesi.
Punto debole: tassazione.
4) Paesi Bassi
Un forte sistema di istruzione e alti livelli di preparazione tecnica supportano il successo del Paese all’interno della classifica, afferma il WEF.
PIL pro capite: $42.283.
Punto forte: Infrastrutture e sviluppo tecnologico, 3° su 137 paesi.
Punto debole: norme restrittive sul lavoro.
3) Singapore
La città-stato si comporta bene «a tutto campo», anche se il report afferma che il suo contesto macroeconomico è stato danneggiato dall’aumento del debito pubblico, che è tra i più alti al mondo se misurato in percentuale al PIL.
PIL pro capite: $52.961.
Punto forte: Istruzione e formazione e efficienza del mercato delle merci, al 1° posto su 137 paesi.
Punto debole: norme restrittive sul lavoro.
2) Stati Uniti
Anche se a livello generale gli USA riescono a conquistarsi un posto molto alto in classifica, il report afferma che il Paese non ha dei buoni «requisiti di base» e che i punteggi sono bassi sia per la sanità che per l’istruzione primaria.
PIL pro capite: $57.436.
Punto forte: Sviluppo del mercato finanziario, dimensione del mercato, sviluppo aziendale e innovazione, al 2° posto su 137.
Punto debole: tassazione.
1) Svizzera
La piccola nazione europea si conferma al primo posto dal 2012 grazie ai suoi punteggi molto alti.
PIL pro capite: $79.242.
Punto forte: Efficienza del mercato del lavoro, sviluppo aziendale e innovazione, 1° su 137 paesi.
Punto debole: burocrazia governativa insufficiente.
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