Le 10 migliori startup italiane in cui lavorare, secondo LinkedIn

Giulia Adonopoulos

15/04/2021

Ecco la classifica delle 10 startup più interessanti dove lavorare in Italia secondo LinkedIn.

Le 10 migliori startup italiane in cui lavorare, secondo LinkedIn

Lavorare in una startup è un’ambizione di molti giovani e neolaureati. Questo perché lavorare in una startuppermette di fare esperienza in una società in costante crescita, in un ambiente dinamico, creativo e in cui innovazione e idee la fanno da padrone.

Per sapere quali sono oggi le migliori startup italiane in cui lavorare si può dare un’occhiata alla classifica stilata dalla redazione di LinkedIn, che ogni anno seleziona le aziende giovani e in crescita di diversi Paesi che attirano chi è in cerca di opportunità di carriera.

Per l’Italia quella uscita a settembre 2020 è la prima edizione della LinkedIn Top Startup. La classifica celebra le 10 aziende che hanno dimostrato resilienza, continuando ad attrarre investimenti, dipendenti e interesse durante la crisi del coronavirus. Ecco quali sono.

1. Casavo


La startup del settore immobiliare fondata a Milano nel 2017 consente di chiedere un appuntamento per la valutazione dell’immobile che sarà visionato e valutato da un team di esperti, in un processo semplificato che può portare a formalizzare la vendita davanti a un notaio nel giro di 30 giorni.

2. BOOM Image Studio


La startup che permette di avere servizi fotografici on demand in meno di 24 ore, servendosi di sistemi sofisticati di intelligenza artificiale e machine learning, è stata fondata nel 2018 a Milano da 2 ragazzi under 30 e sta riscrivendo le regole della fotografia. Dopo due round di finanziamenti, uno di 500mila euro e l’altro di 3 milioni di euro, l’azienda ha progetti ambiziosi per il futuro.

3. Satispay


Fondata nel 2013 e con oltre 100 dipendenti in Italia, la società di pagamenti digitali oggi ha più di 1,1 milioni di utenti e 110mila esercenti aderenti al network. Le competenze più cercate dall’azienda sono Marketing digitale, SQL. Java.

4. Everli

Everli, ex Supermercato24, è un esempio lampante di startup che ha prosperato durante il lockdown. Il cliente può scegliere il supermercato e ordinare la spesa online, ricevendola a casa entro 1 ora o nella fascia oraria preferita. A marzo 2021 la società ha annunciato di aver chiuso un mega round di Serie C da 100 milioni di dollari. I capitali verranno utilizzati per accelerare la crescita ed espandersi sul mercato estero.

5. Credimi

La fintech specializzata nei finanziamenti digitali alle imprese è operativa da soli 3 anni, ma ha già risposto alle richieste di liquidità di quasi 30mila aziende, toccando il miliardo di euro di capitale erogato tra servizi di factoring e prestiti a medio e lungo termine. La sede si trova a Milano.

6. Energy Way

Energy Way, oggi Ammagamma, è una società di Data Science che offre modelli matematici innovativi al servizio dell’efficienza e della sostenibilità delle imprese. Fondata a Modena, nella “creative valley” italiana, nel 2013, ha ricevuto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali, offrendo i suoi servizi a banche e grandi compagnie.

7. Milkman

Milkman offre un servizio di consegna a domicilio per l’ecommerce grazie al quale l’utente può scegliere giorno e ora della consegna, per semplificare la vita a chi fa shopping online ma non è mai a casa. Già inserita da Apple nella top 10 delle migliori app italiane, nel 2020 ha fatto il botto grazie alla crescita dell’ecommerce durante il lockdown. Tra i suoi investitori anche Poste Italiane.

8. Kineton


Fondata a Napoli nel 2017, Kineton è una società di ingegneria che offre prodotti e servizi nell’automotive e in altri settori. In Italia dà lavoro a più di 300 persone; nei prossimi progetti il lancio di Kinecar, microcar elettrica e connessa da guidare senza patente e dotata di intelligenza artificiale.

9. iGenius 


L’azienda milanese di intelligenza artificiale ad aprile ha chiuso un round di finanziamento da 10 milioni di euro, per un’operazione degna di nota in ambito investimenti angel, che ha portato la raccolta totale dal 2016 a oggi a quota 20 milioni di euro. I fondi saranno utilizzati per rafforzare la strategia aziendale rispetto allo scenario post-Covid-19 e far crescere il team. Durante il lockdown Genius ha continuato a lavorare e ad assumere personale da remoto, grazie a una speciale procedura che permette di firmare contratti e altri documenti a distanza.

10. Roboze

Chiude la classifica Roboze, la startup fondata a Bari nel 2013 attiva nella produzione di stampanti 3D professionali e industriali. L’azienda vanta clienti nei settori oil&gas, automotive, aerospaziale in tutto il mondo, e di recente si è aggiudicata una commessa da 300mila dollari per un progetto che coinvolge l’esercito americano. È alla ricerca di ingegneri e sviluppatori.

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