Francesco Le Foche, immunologo del Policlinico Umberto I di Roma, al Corriere ha dichiarato che l’Italia potrebbe raggiungere l’immunità di massa entro l’estate: cosa significa e qual è la differenza con quella di gregge.
L’Italia entro l’estate non raggiungerà l’immunità di gregge, ma quella di massa sì. Ne è convinto Francesco Le Foche, immunologo clinico del Policlinico Umberto I di Roma che spesso è stato interpellato dai vari media da quando è scoppiata la pandemia.
Intervistato questa volta dal Corriere della Sera, Le Foche ha così voluto spiegare, dietro precisa domanda del giornalista, quale fosse allora la differenza tra il raggiungimento dell’immunità di gregge e quella di massa.
“L’immunità di gregge - ha sottolineato l’immunologo - si raggiunge quando viene vaccinato almeno il 90% della popolazione, quella di massa quando si arriva al 55-60%”.
Per l’Italia così al momento entro l’estate sarebbe alla portata il raggiungimento solo dell’immunità di massa, che comunque significherebbe “una protezione di una parte molto alta della popolazione che ci permette di procedere alle riaperture in sicurezza”.
Stando all’ultimo report di Gimbe, al 14 aprile hanno completato il ciclo vaccinale con la seconda dose in Italia 4.055.458 persone, pari al 6,8% della popolazione. Tra gli over 80 invece, il 43,9% ha ricevuto le due somministrazioni, mentre nella fascia 70-79 anni si scende al 3%.
L’obiettivo del Governo è quello di vaccinare entro giugno tutti gli over 60, per poi procedere con la fasce più giovani. Se le consegne previste saranno rispettate, come ha spiegato Le Foche in Italia l’immunità di massa può essere raggiunta entro l’estate, ma per quella di gregge si dovrà aspettare l’autunno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA