Legge di stabilità 2016: più soldi alla cultura e un concorso per 500 nuovi funzionari

Patrizia Pellegrino

18 Ottobre 2015 - 14:05

Con la Legge di Stabilità 2016 novità in arrivo anche per la cultura: nuove assunzioni, incentivi fiscali, finanziamenti ai musei, istituti culturali, biblioteche e più tutele per il nostro patrimonio storico artistico. Vediamo nel dettaglio tutte le novità.

Legge di stabilità 2016: più soldi alla cultura e un concorso per 500 nuovi funzionari

Con la Legge di Stabilità 2016 sono in arrivo più risorse finanziarie e umane da destinare alla cultura: più di 150 milioni verranno stanziati nel bilancio del Ministero dei Beni Culturali con un incremento dell’8% nel 2016 e del 10% nel 2017.

Dopo anni di tagli ai costi e di residuali finanziamenti è arrivato l’anno della ripresa, per un settore tanto strategico non solo dal punto di vista dell’ attrattività turistica ma anche da quello strettamente culturale, come strumento di crescita della società.

Ecco di seguito le più importanti novità.

Legge di stabilità 2016: concorso straordinario per 500 funzionari a tempo indeterminato

E’ la novità in assoluto più rilevante per coloro che cercano lavoro nel settore della cultura. Entro il 2016 sarà indetto il bando e sarà avviata la selezione per 500 funzionari tra antropologi, architetti, archeologi, restauratori, bibliotecari, esperti di promozione e comunicazione, archivisti, storici dell’arte e demoentnoantropologi. Entro il 2017 si inizierà l’immissione dei ruoli. Un’ iniziativa importante non solo perché dà un forte segnale di ripresa al mercato del lavoro ma anche perché garantisce nel tempo il presidio e la tutela continua del nostro patrimonio artistico e storico. Negli ultimi anni infatti, l’Istituto dei Beni culturali, ha sofferto di carenze strutturali e professionali a causa del blocco delle assunzioni e di un’età media elevata tra il personale della cultura.

Legge di stabilità 2016: confermate le agevolazioni fiscali, più risorse ai musei, agli istituti del Mibact, al Fondo per la tutela dei beni

Vediamo nel dettaglio tutti i numeri dei finanziamenti e in quali progetti:

Conferma e rafforzamento degli incentivi fiscali:

  • buone notizie per coloro che finanziano la cultura:viene reso permanente e fissato al 65% il credito d’imposta, lo sconto fiscale introdotto dal decreto art bonus;
  • tax credit per il cinema e per l’audiovisivo: è previsto un rafforzamento del fondo di ulteriori 25 milioni. In aggiunta alle agevolazioni che il settore aveva ottenuto grazie all’art bonus, passa dai 115 milioni di sconto fiscale del 2015 ad un tetto 140 milioni nel 2016. Dai dati riportati dal Mibact è un’iniziativa che ha innescato un meccanismo fiscale virtuoso che nei primi mesi del 2015 ha generato investimenti di circa 600 milioni nella produzione nazionale cinematografica e audiovisiva e di circa 60 milioni in quella internazionale. Viene inoltre riconosciuto uno sconto fiscale del 15% alle imprese cinematografiche che distribuiscono opere nazionali di interesse culturale non solo in Italia ma dal 2016 anche all’Estero;
  • ulteriori agevolazioni anche per il fondo “Grandi progetti culturali” nato con l’art bonus: nel 2016 è previsto un incremento di 50 milioni. Risorse certe anche per il 2017 e il 2018: saranno stanziati rispettivamente 70 milioni e 65 milioni;
  • rafforzato anche il fondo per la Tutela dei beni: oltre alla conferma dei 100 milioni se ne aggiungeranno ulteriori: 50 milioni per il 2016, 70 per il 2017 e 65 per il 2018;
  • sono previsti anche 10 milioni in più ogni anno all’ Enit, l’Agenzia Nazionale del Turismo, per la promozione del nostro Paese all’Estero, 30 milioni in più per archivi, biblioteche e Istituti del Ministero, 20 per i musei, 15 in più ogni anno agli Istituti Culturali (1 milione all’anno in più per l’Accademia della Crusca e l’ Accademia dei Lincei), 28 milioni ogni anno per Matera Capitale della Cultura 2019;
  • si procederà alla razionalizzazione delle società in house del Ministero: con il riassetto della Società Ales (Arte, lavoro e servizi) che incorporerà Arcus (Arte, cultura, spettacolo): si dovrà dotare di un nuovo Statuto e avrà compiti di erogazione di servizi culturali, attività di fund raising e di valorizzazione del patrimonio;

In tema di agevolazioni fiscali vale la pena segnalare che, con i recenti chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione 87/E del 15 ottobre 2015, anche le fondazioni bancarie avranno diritto all’art bonus. Per effetto di protocolli d’intesa con gli enti territoriali le fondazioni bancarie avranno diritto allo sconto fiscale per l’”esecuzione di progetti di restauro e di valorizzazione di un bene pubblico, e tutelato dalla locale soprintendenza per i beni architettonici, per il paesaggio e per il patrimonio storico. Per l’Agenzia delle Entrate le fondazioni avranno diritto all’art bonus anche se non trasferiranno direttamente il denaro all’ente di competenza territoriale ma provvederanno direttamente al pagamento delle fatture per la progettazione e l’esecuzione dei lavori.

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