Dopo l’Ucraina anche la Russia starebbe per approvare la legge marziale. Cosa potrebbe cambiare nel conflitto?
L’Ucraina lo aveva già fatto poche ore dopo l’invasione dell’esercito russo, ora a quanto pare anche la Russia starebbe per votare l’introduzione della legge marziale.
Una scelta che potrebbe portare a delle conseguenze nel modo di gestire il conflitto da parte di Putin allargando la platea dei chiamati alle armi e utilizzando una serie di strumenti restrittivi anche per gli stessi cittadini russi.
Vediamo quando il parlamento russo potrebbe introdurre la legge marziale e cosa comporterebbe per la guerra in atto.
Legge marziale in Russia: quando verrà introdotta
Ad annunciare l’imminente votazione da parte della Russia della legge marziale è stato il consigliere del presidente ucraino Zelensky, Mykhailo Podolyak che ha partecipato al primo incontro dei negoziati tra Russia e Ucraina per cercare di trovare delle basi comuni per porre fine al conflitto.
La data segnata è quella del 4 marzo. “Il 4 marzo entrambe le camere del parlamento russo si riuniranno per una sessione straordinaria d’urgenza. A quanto ho capito, l’imposizione preventiva della legge marziale in Russia è all’ordine del giorno” - ha scritto il consigliere Podolyak su Twitter.
Che cos’è la legge marziale
La legge marziale è un sistema di governo in cui le leggi ordinariamente in vigore in uno Stato vengono temporaneamente sospese e i tribunali militari prendono il controllo della normale amministrazione della giustizia.
Può entrare in vigore quando in un paese è in atto una guerra o per situazioni straordinarie di ordine pubblico, come ad esempio una rivoluzione o una guerra civile.
Le norme variano da paese a paese ma in linea generale è volta a ridurre alcuni diritti garantiti in genere ai cittadini, come ad esempio una durata limitata dei processi o pene più severe rispetto alla legge ordinaria. In alcuni stati la legge marziale prevede anche la pena di morte per alcuni crimini, anche se leggi ordinarie non riconoscono tale pena nel proprio sistema.
Tra le altre cose, in genere viene introdotto il divieto di manifestazioni, riunioni politiche e un stringente coprifuoco oltre a un allargamento degli arruolati nell’esercito.
Nel corso della storia già diverse volte i vari paesi hanno introdotto questa speciale legge. In particolare nella prima parte del novecento, i governi durante le guerre mondiali instauravano quasi immediatamente la legge marziale. Altri casi si sono verificati in Polonia tra il 1981 e il 1983 quando il governo la istituì per reprimere l’opposizione del movimento di Solidarnosc, in Cina nel 1989 durante le proteste di Piazza Tienanmen e nel 2014 in Thailandia dopo il colpo di stato militare.
Cosa prevede la legge marziale approvata in Ucraina
L’Ucraina ha introdotto la legge marziale all’indomani dei primi scontri e delle prime occupazioni da parte dell’esercito russo nei territori del Donbass. A darne l’annuncio fu lo stesso presidente ucraino Zelensky. “La Russia ha effettuato attacchi alle nostre infrastrutture militari, alle nostre guardie di frontiera. Sono state udite esplosioni in molte città dell’Ucraina. Stiamo introducendo la legge marziale in tutto lo Stato” - disse.
E poche ore dopo la Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, ha approvato il decreto presidenziale introducendo tale legge.
Immediatamente l’esercito ha inviato tra le strade di Kiev militari a presidiare le strade. È stato introdotto il coprifuoco invitando tutti i cittadini a restare a casa perché chi trovato in giro sarebbe stato considerato nemico e pericoloso con la possibilità di essere abbattuto.
Sempre il parlamento aveva poche ore prima dell’attacco approvato la legge che dava il via libera al possesso di armi per i cittadini dell’Ucraina. La norma permette di acquistare armi ed esercitare il diritto alla protezione, previsto nell’articolo 27 della Costituzione ucraina.
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Cosa prevede la legge marziale in Russia e conseguenze nel conflitto
Il prossimo 4 marzo, secondo il consigliere del presidente ucraino Podolyak, la Russia introdurrà la legge marziale. Quali conseguenze potrebbero esserci nella guerra?
Lo scenario è quello di un allargamento del conflitto. Putin potrebbe in questo modo allargare la platea dei chiamati alle armi arruolando civili, rimpolpando l’esercito e introducendo il coprifuoco in caso di attacco.
Plausibili anche alcune limitazioni della libertà come il divieto di manifestare, la disconnessione dal mondo esterno, il cibo razionato e restrizioni finanziarie. Insomma Putin potrebbe isolare ancora di più la Russia attuando una politica propagandistica tutta incentrata sul conflitto e sul nemico ucraino.
E se in questi giorni il popolo russo è sceso in piazza a protestare per chiedere la fine degli attacchi con numerosi arresti, con il divieto sarà molto più difficile farlo.
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