Dopo la crisi di Governo e il richiamo all’ordine della BCE sul Recovery Plan, il rendimento del decennale italiano è tornato a salire: lo spread è ora a quota 123,36 punti base, in leggera flessione rispetto al picco raggiunto in mattinata (124,5 punti base)
I mercati finanziari reagiscono alla crisi di Governo in Italia e al richiamo all’ordine della BCE sul Recovery Plan: lo spread – il differenziale tra il rendimento del decennale italiano e l’equivalente tedesco, il Bund – si attesta ora a quota 123,36 punti base, in lieve flessione rispetto al picco di giornata (124,5 punti base)
Al momento della scrittura, il rendimento dei Btp a dieci anni è a quota 0,69%.
Sale lo spread dopo la crisi di Governo
La crisi di Governo, certo, ma anche le ultime indiscrezioni da Francoforte – con la Banca centrale europea (BCE) che potrebbe mettere un freno all’acquisto di obbligazioni previsto dal PEPP – stanno agitando i mercati.
Lo spread, il principale indicatore dell’umore degli investitori sui bond a dieci anni italiani, è di nuovo in crescita, ora alle quote più alte degli ultimi tre mesi. Una dinamica simile a quella che ha colpito il decennale spagnolo, anch’esso legato a doppio filo alle decisioni maturate dalla BCE (ora in ripresa: i bond a dieci anni spagnoli hanno un rendimento dello 0,12%, con lo spread a quota 65,30 punti base).
Per il rendimento dei Btp decennali, si tratta di un aumento dello 0,14% in soli due giorni – ieri mattina si attestava a quota 0,55% - che si inserisce in un contesto complessivo particolarmente negativo per Piazza Affari.
C’è da dire, tuttavia, che il trend odierno del decennale italiano è comunque ad una distanza di sicurezza dai picchi negativi che il Btp ha toccato a più riprese nelle stagioni pre-pandemia: solo un anno fa, infatti, il decennale aveva un rendimento dell’1,2%, per poi scendere sotto la quota dell’1% nello scorso mese di settembre.
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