M5S, a Roma indagato anche l’assessore Daniele Frongia per corruzione

Alessandro Cipolla

22/03/2019

L’inchiesta è sempre quella sul nuovo stadio della Roma: dopo l’arresto di Marcello De Vito, adesso anche l’assessore allo Sport del Movimento 5 Stelle Daniele Frongia risulta indagato per corruzione.

M5S, a Roma indagato anche l’assessore Daniele Frongia per corruzione

Nuovo sviluppi dell’inchiesta sulla costruzione del nuovo stadio della Roma. Dopo l’arresto di Marcello De Vito, presidente dell’Assemblea capitolino ed elemento di spicco del Movimento 5 Stelle locale, adesso anche l’assessore allo Sport Daniele Frongia è indagato per corruzione anche se le due vicende sembrerebbero essere molto differenti.

Al centro c’è sempre il costruttore Luca Parnasi, arrestato lo scorso giugno e che nei diversi interrogatori ha iniziato a collaborare con gli inquirenti, il quale avrebbe raccontato di aver chiesto all’assessore di segnalargli il nome di una persona da assumere in una delle sue società.

Frongia, che da sempre è ritenuto molto vicino alla sindaca Raggi, suggerì quindi a Parnasi il nome di una sua amica ma alla fine non se ne fece nulla visto l’arresto del costruttore, accusato di aver foraggiato politici e faccendieri romani per cercare di accelerare l’iter per il nuovo stadio della Roma.

Sempre nell’interrogatorio, Parnasi ha comunque sottolineato di non aver mai ricevuto richieste di favori o pressioni da parte dell’assessore, con l’indagine che potrebbe avviarsi verso una archiviazione.

Frongia: “Mai compiuto alcun reato”

Come la notizia dell’indagine per corruzione è stata rilanciata dalle agenzie di stampa, Daniele Frongia sentito dal Fatto Quotidiano ha subito voluto rimarcare la propria estraneità ai reati che gli vengono contestati.

Il procedimento a mio carico - ha commentato a caldo Daniele Frongia al Fatto - trarrebbe origine dall’interrogatorio di Parnasi del 20 settembre 2018, già uscito all’epoca sui giornali, in cui lo stesso sottolineava più volte di non aver mai chiesto né ottenuto favori dal sottoscritto”.

Con il rispetto dovuto alla magistratura inquirente - ha proseguito l’assessore grillino - avendo la certezza di non aver mai compiuto alcun reato e appurato che non ho mai ricevuto alcun avviso di garanzia, confido nell’imminente archiviazione del procedimento risalente al 2017”.

Daniele Frongia ha comunque scelto di autosospendersi e rimettere le sue deleghe alla sindaca Virginia Raggi, aggiungendo di “avere piena fiducia nella magistratura, ma nello stesso tempo confido in una rapida e positiva conclusione della vicenda”.

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