Secondo Marine Le Pen in Francia sarebbe presente il “rischio di una guerra civile”. Ecco a cosa si riferisce la leader del Rassemblement National e cosa sta succedendo nel Paese transalpino.
In Francia è presente il “rischio di una guerra civile”. Questo è l’avvertimento shock lanciato da Marine Le Pen durante una conferenza a Noirmoutier per la campagna elettorale in vista delle regionali della Loira.
Parole sicuramente dure da parte della candidata pronta a sfidare il presidente uscente Emmanuel Macron alle elezioni presidenziali del 2022, che stanno destando un certo clamore nel Paese transalpino.
Effettivamente è decisamente sorprendente che in uno Stato come quello francese venga evocato lo spettro di una guerra civile in questa fase storica.
Diventa d’obbligo quindi porsi l’interrogativo su cosa ha portato la Le Pen a pronunciare una frase del genere e quanto c’è di vero dietro tali affermazioni.
In Francia rischio di una guerra civile?
Per rispondere è necessario fare un passo indietro allo scorso 21 aprile, quando, sul settimanale conservatore Valeurs Actuelles è apparso un appello firmato da 20 generali in pensione, i quali mettevano in guardia dalla minaccia di diversi “pericoli mortali” per la la Francia.
L’appello degli ex ufficiali militari puntava il dito sull’islamismo dilagante all’interno della nazione ma anche verso i movimenti anti-razzisti, i quali, con le loro azioni, starebbero portando a un aumento di un sentimento d’odio nella popolazione.
Nel documento, infine, si faceva riferimento alla possibilità di prendere delle iniziative militari per mettere al riparo la Francia da questi pericoli.
Infatti, secondo gli autori, in caso la politica non avesse affrontato seriamente il problema, per evitare una guerra civile ormai prossima, che provocherebbe migliaia di morti, l’esercito sarebbe quindi pronto a prendere il comando della situazione.
Un messaggio simile è stato rilanciato anche lo scorso 9 maggio e apparso sempre su Valeurs Actuelles da militari in servizio, anche se questa volta i firmatari originali non sono stati resi pubblici. La petizione avrebbe ricevuto il sostegno di oltre 200mila utenti online.
Le parole shock di Marine Le Pen
Entrambi gli appelli sono stati fermamente condannati dal Governo francese, con il primo ministro Jean Castex che ha stigmatizzato gli autori della lettera come “contrari ai principi repubblicani e all’onore del nostro esercito”.
Marine Le Pen ha invece dato il suo appoggio al contenuto del messaggio, rivolgendosi direttamente ai sostenitori di questo manifesto invitandoli a unirsi a lei per “combattere insieme la battaglia per la Francia”.
La mossa della leader del Rassemblement National viene letta come un modo di intercettare i voti dell’elettorato sovranista in vista della corsa all’Eliseo, che la vede in alcuni sondaggi addirittura davanti all’avversario Emmanuel Macron.
Nel suo ultimo intervento pubblico Le Pen ha affermato che il Governo ha sbagliato a prendersela con i militari che hanno diffuso il comunicato, poiché non si tratta di “un appello all’insurrezione", ma bensì dell’intenzione di difendere gli interessi nazionali in una circostanza del genere.
Inoltre, la leader nazionalista ha promesso di essere pronta ad adottare misure drastiche sulla sicurezza, così da riuscire a “impedire questa guerra civile” nel suo ruolo di presidente della Repubblica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA