Giorgia Meloni è stata eletta nuova presidente dei Conservatori e Riformisti Europei: la leader di Fratelli d’Italia non si ferma più, confermando la sua grande ascesa anche in Europa.
Per Giorgia Meloni sembrerebbe essere un momento magico. Dopo il buon risultato alle elezioni regionali, adesso la leader di Fratelli d’Italia ha ottenuto un importante riconoscimento personale anche a livello europeo.
All’unanimità il gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR) ha eletto la Meloni come nuovo presidente del gruppo che, dopo le elezioni europee del maggio 2019, al momento conta ben 62 europarlamentari di cui 6 di Fratelli d’Italia.
Giorgia Meloni così è il primo politico italiano designato a guidare un gruppo parlamentare europeo, con i Conservatori che con una nota hanno sottolineato come “la sua indicazione è stata approvata all’unanimità nella riunione del Consiglio di lunedì 28 settembre”.
“Ieri ho avuto il grande onore di essere stata eletta presidente di ECR, il partito dei conservatori europei che raggruppa più di 40 partiti europei e occidentali - ha scritto l’ex ministro su Facebook - Continueremo insieme a lavorare e a batterci per un’Europa confederale di Stati liberi e sovrani, contro lo strapotere dei tecnocrati e dei burocrati”.
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Il momento d’oro della Meloni
Giorgia Meloni è stata designata per guidare uno dei più importanti eurogruppi a Bruxelles. I Conservatori e Riformisti sono una formazione che raggruppa diversi partiti di destra come i polacchi di Diritto e Giustizia, gli spagnoli di Vox e i Democratici Svedesi.
Una nomina che ha il sapore di una autentica investitura, dovuta con ogni probabilità alla forte ascesa della leader di Fratelli d’Italia nel nostro Paese, dove stando agli ultimi sondaggi sarebbe ben oltre la doppia cifra.
In poco più di un anno la Meloni avrebbe così triplicato il proprio consenso elettorale, tanto che ora la guida di Matteo Salvini per quanto riguarda il centrodestra non appare più essere così scontata.
Proprio alla Lega sarebbero stati rosicchiati gran parte dei voti, con entrambi i partiti che così sembrerebbero contendersi nel nostro Paese il vasto calderone dell’elettorato sovranista e di destra.
Un dualismo questo che potrebbe sfociare in una autentica sfida per la leadership della coalizione, soprattutto adesso che la Meloni ha ottenuto un ruolo di così grande prestigioso anche in Europa.
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