Mercati oggi sempre concentrati sull’aumento dei prezzi e sui problemi ormai duraturi come carenza di materie prime e colli di bottiglia. In attesa dei dati USA sull’inflazione, gli indici oscillano.
Mercati oggi: l’Asia recupera il tonfo di ieri ma resta nervosa, con Hong Kong che ha aperto in ritardo a causa di un tifone.
Le azioni asiatiche sono contrastanti, poiché gli operatori hanno stanno valutando l’impatto dell’inflazione elevata sulla ripresa economica e aspettano l’inizio della stagione degli utili.
Intanto, dalla Cina i dati hanno evidenziato un aumento del surplus commerciale, balzato a 66,76 miliardi di dollari a settembre. I problemi di Pechino, comunque, sono legati all’andamento delle società immobiliari e alle strette normative del Governo.
In questa cornice, vediamo che succede oggi nei mercati.
Mercati oggi: inflazione ancora protagonista
Alle ore 8.25 circa, il Nikkei perde lo 0,32% e gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai guadagno rispettivamente l’1,47% e lo 0,51%.
In parità Hong Kong, mentre le big tech e finanziarie hanno sofferto durante la seduta, con Pin Ang a picco anche del 5% e i colossi Alibaba e Tencent in perdita rispettivamente di oltre il 4% e il 2%. La stretta normativa della Cina impatta sulle grandi società.
I futures S&P 500 e Nasdaq 100 scendono, mentre gli investitori aspettano di vedere se le prospettive di profitto aziendale aumenteranno il sentiment. Apple è scivolata su un probabile taglio degli obiettivi di produzione di iPhone 13 per il 2021 a causa della carenza di chip. I futures europei oscillano.
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni si è mantenuto al di sotto dell’1,60%.
I mercati si stanno preparando per un rapporto sull’IPC statunitense che dovrebbe mostrare un’inflazione elevata. L’imminente raffica di utili societari fornirà una finestra su quanto le aziende si aspettano che le pressioni sui prezzi riducano i margini di profitto. Un contesto di rallentamento della crescita economica e aumento dei costi, proprio mentre le principali banche centrali si preparano a ridurre gli stimoli, sta causando nervosismo agli investitori.
Il rally del petrolio si è fermato, ma il greggio è rimasto intorno agli 80 dollari al barile nel pieno di una crisi energetica globale. I futures del carbone termico cinese hanno raggiunto un altro record.
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