Le aziende tech americane hanno beneficiato ampiamente della pandemia in corso. Ecco qual è il titolo che ha guadagnato di più negli ultimi dodici mesi.
Qual è il titolo tech che ha registrato la crescita maggiore nel corso del 2020?
Come noto, il segmento tecnologico statunitense ha beneficiato quest’anno di quella “stay-at-home-economy” che ha elevato le mura domestiche a centro nevralgico delle attività umane. Dai servizi di streaming alle piattaforme di commercio online, l’architettura pandemica ha accelerato l’inclinazione dei consumatori – già evidente negli ultimi anni – di ricorrere alle nuove opzioni digitali.
Il rally dei titoli tech, in alcuni casi, è stato persino vertiginoso: fin qui, a catturare l’attenzione degli analisti soprattutto Zoom, l’azienda californiana specializzata in servizi di videoconferenza che ha accompagnato la trasformazione del mondo del lavoro. Ad inizio anno le azioni della società venivano scambiate a 68,7 dollari, ora passano di mano per 404 dollari. Un balzo in avanti da record, + 488,1%.
Ma c’è un titolo che seppur silenziosamente ha saputo muoversi a quote più elevate. Lì, dove l’aria è rarefatta, gli investitori dell’azienda texana Digital Turbine gongolano. E a ragione.
Settore tech da record: in vetta il titolo Digital Turbine
I vaccini sono pronti. E questa, indubbiamente, è una notizia incoraggiante, poiché lo scardinamento dell’impianto pandemico permetterà di rinforzare i fondamentali economici globali e di abbattere quella rabbia sociale che, nel reticolato di restrizioni volte a contenere il virus, continua a montare.
D’altra parte, i titoli tech – che rappresentano il terminale nervoso dell’economia pandemica – potrebbero subire una battuta d’arresto con le confortanti evoluzioni sul fronte anti-Covid. Poco male, se pensiamo che fin qui le Big tech l’hanno fatta da padrone.
Due nomi: Netflix, gigante dei servizi streaming, aveva esordito quest’anno a 329,8 dollari per azione. Ora, quest’ultime vengono scambiate a 524,8 dollari, per una variazione percentuale in territorio positivo del 59,1%. Meglio ha saputo fare Amazon, l’impero di Jeff Bezos, che ha visto il valore delle sue azioni passare dai 1.898 dollari di inizio anno alla quotazione attuale di 3.240 dollari, per un rialzo del 70,7%.
Non è un caso che siano state proprio le Big tech made in USA a guadagnare, con le loro performance, l’attenzione dei mercati. D’altronde, il loro peso sul Nasdaq non è indifferente, e dal rendimento che sanno offrire alle piazze finanziarie dipendono le fortune di migliaia di investitori.
Ma – detto di Zoom – il titolo tech che ha registrato sin qui la crescita più accentuata è stato Digital Turbine, l’azienda texana con sede ad Austin che produce dal 1998 software per i dispositivi cellulari. Quotata sul Nasdaq, la società ha visto le sue azioni salire del 566,2% negli ultimi dodici mesi.
Ad inizio 2020, il titolo veniva scambiato ad un prezzo di 7,31 dollari, mentre ora le azioni passano di mano per 48,7 dollari. Una performance inaspettata, persino in un anno che ha saputo stravolgere gli scenari tracciati dagli analisti. Di riflesso, la capitalizzazione di mercato, che a gennaio si attestava a quota 600 milioni di dollari, è balzata a 4,3 miliardi. Non c’è dubbio, ora, che il titolo finirà sotto la lente degli investitori per il 2021.
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