Secondo la cancelliera tedesca Angela Merkel, un accordo tra la Grecia e i suoi creditori è ancora possibile, ma Atene deve mostrasi volenterosa. Gli ultimi aggiornamenti sulle trattative del debito greco.
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha dichiarato giovedì che un accordo tra la Grecia e i suoi creditori è ancora possibile se Atene mostrerà la volontà necessaria; intanto cresce il pessimismo che il Paese, ferito dall’austerità, possa uscire dall’Eurozona.
«Sono ancora convinta: dove c’è volontà, c’è un modo»,
ha detto la Merkel al parlamento tedesco, ripetendo il commento della scorsa settimana.
«Se i responsabili in Grecia faranno appello alla loro volontà, un accordo è ancora possibile.»
La Merkel deve affrontare un’opposizione sempre più forte proveniente dai conservatori, che si oppongono al concedere alla Grecia altri fondi di salvataggio; una maggioranza, anche se debole, è a favore che la Grecia lasci l’Eurozona.
Dopo essere salito al potere a gennaio sull’impegno di liberare la Grecia dall’austerità, il governo di sinistra di Tsipras si oppone alle richieste di nuovi tagli alle pensioni e aumenti delle tasse sui beni di prima necessità, come il cibo e l’elettricità.
Nessuna delle parti mostra segni di cedimento. I creditori insistono che spetta alla Grecia adattare le sue richieste per garantirsi un accordo sulle riforme economiche, in modo che il governo ellenico possa onorare il rimborso del debito al FMI - ormai vicino ed evitare un default dagli effetti potenzialmente disastrosi.
Lontano dal cedere, il primo ministro greco Alexis Tsipras ha lanciato un nuovo attacco contro i creditori in un articolo su un giornale tedesco, accusando di quello che ha definito «una cierca insistenza» riguardo i tagli sulle pensioni che, a sua detta, peggiorerebbero la crisi i Grecia
Il leader greco ha dato inizio ad una visita di due giorni in Russia per partecipare a un forum economico a San Pietroburgo, mentre i ministri delle finanze dell’Eurozona si riuniscono a Lussemburgo per discutere l’impasse. Dato che Atene ha escluso la presentazione di un nuovo piano di riforme, la speranza per una svolta delle trattative sembra scomparsa completamente.
Arrivando all’Eurogruppo di giovedì, il commissario europeo dell’Economia Pierre Moscovici ha detto ai giornalisti di non aver voluto che la situazione di stallo sul debito si trasformasse in una replica della Battaglia di Waterloo, nel 200° anniversario della storica sconfitta per la Francia.
«Oggi è una data importante e non ho alcun desiderio di vederci tornare ai tempi di Waterloo in cui gli europei erano tutti schierati contro un singolo stato,»
ha detto.
Con molti dei leader europei e la banca centrale della Grecia che hanno già avvertito di una possibile «Grexit» all’orizzonte, le borse europee sono in ribasso e il mercato azionario di Atene a colpito un nuovo minimo di 3 anni.
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