La Moto E inizierà dal 2019 con title sponsor Enel e fornitore unico l’italiana Energica Motor Company.
Enel Moto E World Cup è il campionato mondiale dedicato alle moto elettriche al via dal 2019: la FIM ha stabilito che avrà luogo in alcune tappe del Motomondiale e sarà l’equivalente a due ruote della Formula E.
Il campionato a quattro ruote ha avuto il merito di crescere e di catturare l’attenzione e l’interesse di tanti appassionati di motori: questo è l’obiettivo anche del campionato per moto elettriche che varrà a tutti gli effetti un titolo mondiale tra le competizioni velociste.
L’organizzatore del campionato è Dorna Sports, già partner commerciale di MotoGP, campionato Superbike e Superstock, mentre il title sponsor è Enel, molto attivo sulla mobilità elettrica.
Moto-e World Cup: Energica fornitore ufficiale
Se nella Formula E è Dallara a fornire le vetture a ogni scuderia, anche per la Moto E è stata scelta un’italiana, la Energica Motor Company, che sarà costruttore unico del campionato. Il marchio modenese è da diversi anni leader nella produzione e progettazione di moto elettriche ad alte prestazioni, su cui spiccano anche i due modelli destinati alla strada, la Eva e la Ego, che vende in Europa e Stati Uniti.
Deriverà infatti dalla sportiva Ego la moto EgoGP che sarà fornita ai team della Moto E, mentre Michelin sarà il fornitore unico per gli pneumatici.
Moto E: piloti e scuderie
Se la mobilità elettrica è il futuro la FIM non ha voluto perdere l’occasione di lanciare un mondiale dedicato esclusivamente alle motociclette elettriche.
La Moto E prevede 18 piloti in gara, forniti da 7 team privati della MotoGP, da 1 di Moto2 e da uno di Moto3. Le gare seguiranno le tappe del Motomondiale e si correranno tra il warm up della MotoGP e la gara della Moto3.
Tra le scuderie, ancora senza ufficialità, dovrebbero esserci Team LCR di Lucio Cecchinello, il Gresini Racing e la Sic58 Squadra Corse. Il collaudatore che sta aiutando Energica a sviluppare la moto è Loris Capirossi.
La Moto E in 10 anni dovrà pareggiare il seguito e il business della Superbike, finora ritenuta la seconda tra le competizioni del Motomondiale.
L’obiettivo è doppio: avvicinare il pubblico e i consumatori alla mobilità a zero emissioni, e allo stesso tempo sfruttare il pretesto della gara sportiva per mettere a punto tecnologie che saranno utili per la mobilità su strada, come è avvenuto in Formula 1 con l’ibrido.
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