La nuova mutazione della variante Delta continua a essere una sorvegliata speciale anche se non desta particolari preoccupazioni tra la comunità scientifica: ecco i sintomi a cui fare attenzione.
La nuova mutazione della variante Delta ha già iniziato a diffondersi in diversi Paesi del mondo, tra cui l’Italia, e al momento pare che sia responsabile del 6% dei contagi registrati nel Regno Unito.
La variante è stata segnalata per la prima volta nel corso della scorsa estate e adesso, con il boom di contagi che ha investito il Regno Unito, il governo britannico ha dato il via a un monitoraggio più attento, sebbene gli scienziati non siano particolarmente preoccupati al momento, si teme infatti che possa essere più trasmissibile della variante Delta. Vediamo dunque quali sono i sintomi e tutto quello che c’è da sapere su questa nuova mutazione.
Mutazione della variante Delta: i sintomi
La nuova mutazione della variante Delta continua a essere una sorvegliata speciale in tutto il mondo, tanto che il Regno Unito ha voluto classificarla come “Variante sotto indagine”. Questo significa che l’Agenzia per la sicurezza sanitaria britannica la sottoporrà a un esame più attento. Al momento dall’Organizzazione Mondiale della Sanità non sono arrivati particolari segnali d’allarme, ma gli esperti ritengono che possa essere maggiormente trasmissibile, anche se in questa fase non ci sono prove che suggeriscano un decorso della malattia grave o l’inefficacia dei vaccini.
Anche i sintomi sembrano essere molto simili a quelli della variante Delta. Pare però che alcune manifestazioni della malattia si differenzino molto da quelle provocate dalle precedenti varianti: in India alcuni pazienti hanno dichiarato di aver sperimentato mal di stomaco e vomito, perdita di appetito, nausea, dolori articolari e problemi di udito.
L’app Zoe Covid, un’applicazione per la ricerca epidemiologica COVID-19 sviluppata nel Regno Unito, ha fatto sapere che diversi pazienti hanno riportato sintomi come mal di testa, naso che cola e mal di gola in misura maggiore rispetto ai sintomi più comuni del Covid quali tosse, febbre e perdita dell’olfatto o del gusto.
La mutazione della variante Delta è più pericolosa?
La nuova mutazione della variante Delta, conosciuta anche come AY.4.2 è stata identificata per la prima volta in India e si presume che sia stata la responsabile della seconda ondata nel Paese, secondo quanto riportato da Metro.
Inizialmente il ministero della salute indiano aveva ritenuto che la nuova mutazione della variante Delta fosse più trasmissibile e che fosse in grado di legarsi più facilmente alle cellule polmonari. Questo la renderebbe più infettiva rispetto alla variante Delta, già più trasmissibile del 60% rispetto alla variante Alpha.
In questo momento tuttavia gli esperti non sembrano essere preoccupati. Il professor Francois Balloux, direttore dell’Istituto di Genetica dell’University College di Londra, ha detto alla BBC: “Non è niente rispetto a quello che abbiamo visto con Alpha e Delta, che erano qualcosa come il 50-60 per cento più trasmissibili. Quindi stiamo parlando di qualcosa di abbastanza sottile qui e che è attualmente sotto inchiesta”.
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