Con la Legge di Stabilità diventano più facili i finanziamenti previsti per il fondo di garanzia prima casa con il quale le banche dovrebbero concedere mutui in modo più facile.
L’acquisto della prima casa con la relativa stipula di un mutuo dovrebbe diventare quest’anno più semplice, non solo per effetto del Quantitative Easing messo in campo dalla BCE ma anche per i nuovi criteri relativi al Fondo di Garanzia, inseriti dal Governo nell’ultima Legge di Stabilità.
Tale fondo, istituito nel 2011, è lo strumento con il quale il Governo ha previsto di offrire un’ulteriore garanzia sui mutui richiesti per l’acquisto della prima casa. L’ultima legge di stabilità prevede che fino al 2016 vengano stanziati complessivi 650 milioni di euro destinati alle banche italiane che potranno accedervi, da quest’anno con procedure più semplici, nel caso in cui il contribuente che ha richiesto un mutuo si ritrovi in condizioni di effettiva difficoltà che non gli consentano di onorare più il proprio debito e, quindi, di pagare le rate mutuo.
Tra le maggiori novità previste per quest’anno vi è la possibilità prevista per tutti i contribuenti, di richiedere un mutuo coperto dal Fondo di Garanzia, anche se la priorità viene comunque data a particolari categorie di utenti.
Beneficiari
La possibilità di richiedere un prestito coperto dal fondo di garanzia è aperta a tutti i clienti delle banche italiane, pur tenendo presenti le specifiche categorie di immobili (indicate sotto) interessate dalla misura. In caso di richieste eccessive, la priorità viene comunque data a:
- giovani coppie coniugate con o senza figli;
- famiglie con un unico genitore e figli minori conviventi;
- beneficiari di case popolari;
- giovani di età inferiore a 35 anni che hanno un rapporto di lavoro atipico;
Le categorie che vengono ritenute prioritarie ottengono anche l’ulteriore agevolazione in base alla quale il tasso effettivo globale (Teg) del mutuo non può essere superiore al tasso effettivo globale medio (Tegm) che viene stabilito e comunicato ogni tre mesi dal ministero dell’Economia. Tutti gli altri clienti che desiderano ottenere un mutuo ne negoziano le specifiche condizioni con la banca.
Il beneficiario del mutuo, inoltre, per usufruire del fondo di garanzia, non deve risultare proprietario di altri immobili a uso abitativo.
Fondo di garanzia
Le istituti bancari che aderiscono all’iniziativa sono al momento 109 anche se la platea potrebbe ragionevolmente allargarsi. L’iniziativa è gestita dal Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici), una società per azioni posseduta, nella sua totalità dal MEF e prevede che ogni banca aderente al progetto definisca misure di protezione differenti che scattano in condizioni particolari: la nascita o l’adozione di un figlio o, ancora, la perdita del lavoro possono essere considerati esempi di situazioni in cui può essere prevista la sospensione del pagamento delle rate del mutuo (per 12 mesi) e può intervenire il fondo di garanzia.
Tipologia del beneficio
Vengono ammessi alla garanzia del Fondo previsto dal Governoi mutui richiesti per l’abitazione principale. Le destinazioni possibili del mutuo sono le seguenti:
- acquisto dell’immobile;
- acquisto dell’immobile e realizzazione di interventi di ristrutturazione finalizzati all’efficentamento energetico dell’immobile stesso;
- Il Fondo di Garanzia permette di usufruire di una copertura che può arrivare fino al 50% della quota prevista per il mutuo, pur entro la soglia dei 250000 euro prevista come tetto massimo del mutuo;
- in caso di ristrutturazione dell’immobile è prevista la cumulabilità della copertura offerta dal Fondo di Garanzia con la detrazione del 65% concessa dall’Ecobonus per gli interventi di efficientimento energetico degli edifici;
Sono interessati dall’agevolazione tutti gli immobili adibiti ad abitazione principale ad esclusioni di quelli appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.
Modalità di richiesta
Per usufruire del Fondo di Garanzia occorre compilare il modello di domanda disponibile presso le banche che aderiscono all’iniziativa; saranno poi le banche stesse a inviare telematicamente il modello.
Le banche che aderiscono al Fondo di Garanzia sono elencate sui siti del Consap, del Dipartimento del Tesoro e dell’Abi e sono tenute ad assicurare l’effettiva possibilità di usufruire della garanzia del fondo entro 30 giorni dal momento dell’invio della domanda al Consap.
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