Grazie all’iniziativa Ukraine Dao, diverse migliaia di NFT saranno venduti per finanziare le Ong ucraine e il governo di Kiev. Si stimano ricavi milionari.
Molti artisti hanno deciso di donare il ricavato delle vendite dei loro NFT alle organizzazioni non governative ucraine e al governo del Paese, al fine di supportare la resistenza contro l’invasione russa e fornire aiuto ai profughi e ai feriti. L’iniziativa è stata lanciata dall’organizzazione decentralizzata «Ukraine Dao», composta da un gruppo di dissidenti politici russi e attivisti ucraini, che ha ricevuto l’appoggio anche del fondatore di Ethereum Vitalik Buterin, anch’egli molto critico nei confronti dell’operato di Vladimir Putin.
Secondo le ultime stime, dall’inizio del conflitto il governo di Kiev e la popolazione residente avrebbero ricevuto almeno $19 milioni in Bitcoin, Ethereum e altre crypto, inclusa la stablecoin Tether, che in virtù del suo ancoraggio al dollaro statunitense può garantire una protezione contro la svalutazione della valuta nazionale.
Ukraine Dao vende NFT per aiutare la resistenza ucraina
Come premesso, Ukraine Dao nasce per supportare i civili ucraini grazie alla vendita di 10.000 non-fungible token raffiguranti la bandiera dell’Ucraina, coniati sulla Blockchain di Ethereum. Fonti dell’organizzazione hanno riferito che sarà emesso anche un NFT destinato ai grandi investitori, il cui prezzo d’asta è ancora sconosciuto.
Tra i fondatori della Ukraine Dao si annoverano il collettivo di artisti PleasrDAO, il designer Trippy Labs e le Pussy Riots, il collettivo punk rock russo, divenuto celebre attorno al 2011 grazie alle sue performance artistiche in difesa dei diritti delle donne, della comunità Lgbtqi+ russa e di qualsiasi minoranza considerata perseguitata dalle autorità russe.
Secondo i dati della società di analisi blockchain Elliptic, in tutto il mondo sarebbero già stati raccolti quasi $2 milioni di donazioni in favore delle associazioni ucraine mediante la vendita di NFT. Gli esperti ipotizzano che la vendita delle risorse crittografiche di Ukraine Dao possa concludersi con un bilancio milionario.
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Le altre iniziative per sostenere l’Ucraina
L’esempio di Ukraine Dao è stato seguito da molte altre organizzazioni e piattaforme per lo scambio di crypto, tra le quali spicca l’exchange Kuna, uno dei più popolari nell’ex repubblica sovietica. Per mezzo dei suoi canali social, l’azienda ha comunicato la creazione di un fondo speciale per finanziare le Ong e i volontari impegnati ad assistere feriti e malati, che sarà alimentato dalle donazioni degli utenti e dai proventi della vendita dei non-fungible token di artisti e designer ucraini. Le risorse crittografiche saranno negoziate sia all’interno dei canali Telegram di Kuna che su OpenSea.
Anche la piattaforma di NFT Orica starebbe lanciando iniziative a sostegno degli artisti ucraini: secondo indiscrezioni, l’azienda vorrebbe organizzare mostre e aste NFT, il cui ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza. Negli anni Orica si è guadagnata la nomea di «marketplace etico», dato che buona parte delle sue aste di non-fungible token hanno finanziato progetti umanitari.
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