L’Unione Europea è pronto a lanciare il nuovo portafoglio digitale europeo: cos’è e quali saranno i servizi disponibili per i cittadini del blocco comunitario.
In attesa del lancio ufficiale del green pass europeo, il certificato verde dell’Unione Europea per permettere gli spostamenti all’interno del blocco comunitario dei cittadini senza barriere e in totale sicurezza, potrebbe essere svelato nelle prossime ore il nuovo portafoglio digitale europeo.
Questo è quanto svelato in anteprima dal Financial Times. L’autorevole quotidiano britannico ha anticipato come la Commissione presenterà pubblicamente il prossimo 2 giugno i piani dettagliati per il nuovo progetto che permetterà ai cittadini europei di accedere ai servizi sia pubblici che privati in una sola piattaforma presente sul proprio smartphone.
Ecco una panoramica su cos’è e come funzionerà il portafoglio digitale europeo, il quale dovrebbe essere operativo tra circa un anno.
Portafoglio digitale europeo: cos’è e come funziona
Secondo le indiscrezioni raccolte dal Financial Times e confermate anche dalle dichiarazioni rilasciate a inizio anno dal commissario europeo per il mercato interno e i servizi Thierry Breton, l’ID digitale comunitario potrà fornire accesso a tutti servizi online di ogni cittadino.
Quindi, da una parte l’e-wallet registra al suo interno gli account per i siti web della pubblica amministrazione messi a disposizione dai diversi Governi nazionali, permettendo anche la raccolta al suo interno di documenti ufficiali, tra cui la patente di guida e altri certificati.
Nello stesso sistema sarà però possibile anche inserire le proprie credenziali, tra cui password e metodi di pagamento per saldare le bollette e altri tipi di prestazioni private.
L’app sarà accessibile tramite la scansione delle impronte digitali o della retina dell’utente, a seconda dello smartphone che si utilizza, così da rappresentare un vero e proprio caveau dei dati sensibili.
L’utilizzo del portafoglio digitale europeo non sarà comunque obbligatorio per i cittadini, ma verrà data la possibilità di fruizione per chiunque voglia scaricarlo per beneficiare di sistema completamente sicuro e, al tempo stesso, in grado di affrontare al meglio la vita post-Covid.
Proprio la pandemia, avendo aumentato il livello di alfabetizzazione digitale, potrebbe giocare un ruolo fondamentale in questo senso, incentivando sempre più persone a dotarsi di uno strumento di semplice uso e in grado di affrontare le operazioni quotidiane in maniera più semplice.
Quando sarà attivo il portafoglio digitale europeo
L’Unione Europea, inoltre, con l’obiettivo di proteggere gli utenti che si iscriveranno al servizio, imporrà una netta separazione con le altre identità digitali presenti sul web, impedendo in questo modo che i dati siano utilizzati dalle compagnie private per inviare comunicazioni commerciali. Ciascun iscritto deciderà poi quali informazioni personali fornire.
La Commissione è quindi impegnata in un fitto dialogo con gli esecutivi degli Stati membri, per fornire le linee guida degli standard tecnologici da rispettare per il lancio del digital wallet.
Infatti, già oggi esisterebbe un sistema del genere, ma solamente 19 Paesi lo hanno introdotto nel proprio sistema, non registrando quasi nessuna adesione da parte del pubblico, oltre al fatto che si tratta di piattaforme non compatibili tra di loro.
L’obiettivo di Bruxelles, quindi, è quello di offrire entro un anno un servizio di base uguale a tutte le nazioni e che sia riconoscibile in tutta l’Unione, permettendo però ai Governi di implementarlo a seconda delle proprie esigenze.
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