In base ai nuovi dati del monitoraggio Iss, 5 Regioni in zona arancione, 12 Regioni sono a rischio alto. Firmata l’ordinanza del ministro Speranza con le nuove zone rosse, arancioni e gialle da lunedì 11 gennaio.
Fino al 10 gennaio tutte le Regioni avranno lo stesso colore (7-8 gennaio zona gialla “rinforzata”, 9-10 arancione), poi con l’ordinanza del ministro Speranza entreranno in vigore le nuove zone rosse, gialle e arancioni dall’11 gennaio in base al nuovo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità sulla situazione dei contagi.
Stando ai dati relativi al periodo 28 dicembre-3 gennaio, sono 3 le Regioni per cui scatterà la zona arancione: Calabria, Emilia-Romagna e Lombardia, ma a queste si aggiungono anche Veneto e Sicilia perché lo hanno richiesto.
Il rischio, che racchiude i 21 indicatori utilizzati dalla cabina di regia per stabilire i colori, appare alto o moderato in tutte le Regioni fuorché una, la Toscana.
Occhi puntati sul Lazio, che con un Rt pari a 0,98 sfiora la soglia dell’1, sopra la quale scattano le misure della zona arancione. Roma resterà quindi in zona gialla, almeno per il momento. Anche l’indice Rt della Campania resta al di sotto dell’1, ragion per cui la Regione governata da Vincenzo De Luca dovrebbe confermare l’ubicazione in zona gialla da lunedì.
Secondo quanto confermato dal Ministero della Salute, Speranza ha già firmato l’ordinanza che entrerà in vigore l’11. Ricordiamo che il Decreto Legge approvato il 4 gennaio e pubblicato in GU ha cambiato i parametri che sanciscono l’inserimento e il passaggio delle Regioni nella zona rossa, arancione e gialla, rendendoli più rigorosi. Se finora per essere dichiarata zona arancione una Regione doveva avere un indice di contagio pari a 1,25, adesso la soglia è scesa a 1. Per la zona rossa sarà sufficiente un Rt pari a 1,25 e non più 1,50.
Così si presenta dunque la nuova mappa dell’Italia all’alba del 2021.
Nuove Regioni rosse, arancioni e gialle: i dati
I dati della Cabina di Regia ci rivelano che l’indice Rt nazionale è salito, attestandosi sopra l’1 (1,03) per la prima volta dopo 6 settimane. Sono 10 le Regioni in cui la media ha raggiunto o superato la soglia dell’1, con la Lombardia che sfiora la zona rossa.
In base all’Rt, Lombardia, Calabria ed Emilia Romagna sono da zona arancione. Ma anche Veneto e Sicilia, seppure con un Rt medio sotto l’1, saranno assegnate alla stessa zona per richiesta delle stesse Regioni. A preoccupare in particolare il Veneto è l’altissima circolazione del virus: nelle due settimane dal 21 dicembre al 3 gennaio si è registrata un’incidenza di 927,36 per 100.000 abitanti.
Per stabilire quali Regioni sono da zona rossa, arancione e gialla si è tenuto conto non solo dell’Rt, ma anche dell’incidenza e il rischio (ossia l’insieme dei famosi 21 parametri). Quest’ultimo è alto in 12 Regioni e Province: Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Veneto, PA di Bolzano, PA di Trento, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Altre 8 Regioni sono a rischio moderato (Abruzzo, Calabria, Campania, Molise, Valle D’Aosta, Sardegna, Basilicata e Sicilia). Solo la Toscana si presenta con un rischio basso.
Stando a queste premesse, la nuova mappa che si delinea da lunedì 11 gennaio vede la seguente suddivisione:
Zona arancione: Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto
Zona gialla (rafforzata): Lazio, Campania, Abruzzo, Basilicata, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Molise, Umbria, Piemonte, Valle D’Aosta, Marche, Trentino Alto Adige, Toscana, Puglia e Liguria.
Le misure dovrebbero restare in vigore almeno fino al 15 gennaio.
Cosa cambia da lunedì 11 a venerdì 15 gennaio
Arrivata l’ufficialità su quali Regioni saranno gialle, rosse o arancioni da lunedì 11, la certezza è che bisognerà rispettare le misure anti-Covid previste dalla fascia di rischio in cui ci si trova. Nelle regioni gialle lunedì 11 è previsto il rientro in classe al 50% per le scuole superiori; ristoranti e bar saranno aperti con servizio al tavolo fino alle 18 e i negozi e centri commerciali regolarmente aperti. Non ci si potrà però spostare in altre Regioni se non per motivi di lavoro, salute, necessità o rientro al proprio domicilio, residenza e abitazione.
Restano chiusi teatri, musei, cinema, palestre e piscine.
Anche chi sarà in zona arancione potrà muoversi solo all’interno dei confini regioni, senza necessità di autocertificazione, mentre nelle regioni che si troveranno in zona rossa la deroga che consente a massimo 2 persone non conviventi di andare a trovare amici e parenti sarà limitata agli spostamenti all’interno del proprio Comune e non della Regione come invece previsto durante le festività natalizie.
Il 16 gennaio è atteso il varo del nuovo Dpcm che andrà a sostituire il Dpcm in vigore fino al 15.
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