Nuovi colori Regioni lunedì 7 marzo: nuove zone bianche, emergenza verso la fine?

Alessandro Nuzzo

4 Marzo 2022 - 20:25

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza che riporta da lunedì due Regioni e una Provincia autonoma in zona bianca.

Nuovi colori Regioni lunedì 7 marzo: nuove zone bianche, emergenza verso la fine?

Come ogni venerdì c’è stato il report dell’Iss che ha dato un quadro aggiornato su quella che è la situazione epidemiologica in Italia sul fronte Covid-19, con nuove decisioni sul fronte colore delle Regioni.

Dati confortanti che confermano il trend delle scorse settimane; ovvero di una curva del contagio in discesa, così come i ricoveri nei reparti ordinari e nelle terapie intensive.

Alla luce dei dati aggiornati, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato la nuova ordinanza che riporta in zona bianca alcune Regioni mentre nessuna ha visto peggiorare la propria situazione, rischiando così di passare a un colore più scuro. Ecco i nuovi colori delle Regioni che entreranno in vigore da lunedì 7 marzo.

I nuovi colori delle Regioni per la prossima settimana

Come indicato nell’ordinanza firmata dal ministro della Salute Speranza da lunedì altre due Regioni e una Provincia autonoma passeranno in zona bianca.

Si tratta di Abruzzo, Piemonte e Provincia autonoma di Trento. Questi territori si vanno ad aggiungere agli altri che già da settimane presentano un rischio molto basso e una situazione ospedaliera sotto controllo.

Nello specifico da lunedì le Regioni in zona bianca saranno:

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Campania
  • Lombardia
  • Piemonte
  • Province autonome di Trento e Bolzano
  • Umbria
  • Veneto

Resteranno invece in zona gialla e quindi a un rischio leggermente più moderato:

  • Calabria
  • Emilia Romagna
  • Friuli Venezia Giulia
  • Lazio
  • Liguria
  • Marche
  • Molise
  • Puglia
  • Sardegna
  • Sicilia
  • Toscana
  • Valle d’Aosta

Se la situazione continuerà a migliorare, come sta accadendo, è facile immaginare che altre Regioni nelle prossime settimane passeranno dalla zona gialla alla bianca. Fermo restando che il 31 marzo, data di fine dello stato di emergenza, il sistema a colori andrà in soffitta e non ci saranno più distinzioni, sperando questa volta per sempre.

Cosa cambia da zona gialla a bianca

Tra le due zone cambia molto poco nella vita quotidiana delle persone. Si tratta soltanto di un indicatore epidemiologico che rileva una situazione leggermente peggiore nelle Regioni in fascia gialla.

Anche in zona gialla c’è piena libertà di spostamento, tutte le attività sono aperte regolarmente e con il sistema del green pass rafforzato chi ne è in possesso può svolgere ogni mansione. Anche l’obbligo di mascherina all’aperto ormai è decaduto ovunque.

Emergenza verso la fine? L’ultimo report dell’Iss

L’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità ha evidenziato come anche nell’ultimo periodo analizzato gli indicatori del contagio sono in discesa.

Una discesa lenta ma costante che nel giro di qualche mese dovrebbe portare i nuovi contagi a ridursi al minimo.

Il primo dato preso in analisi è quello dell’incidenza ogni 100.000 abitanti. La scorsa settimana (dal 18 al 24 febbraio) era a 552. Questa settimana (dal 25 febbraio al 3 marzo) è a 433.

Stabile anche l’indice Rt che è pari a 0,75 (range 0,67-0,96) e al di sotto della soglia epidemica, rispetto allo 0,73 della scorsa settimana. Altro dato interessante è il livello di occupazione in terapia intensiva sceso al 6,6% rispetto all’8,4% del 24 febbraio. Nello stesso periodo il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è al 14,7% rispetto il 18,5%. Tutte le Regioni sono classificate con rischio basso.

Anche la campagna vaccinale prosegue, seppur a rilento. Ormai sono sempre di meno le prime dosi giornaliere somministrate. Anche il nuovo vaccino Novavax che doveva puntare a convincere i più titubanti al momento non sembra stia avendo gli effetti sperati.

Ma accanto alle prime dosi si sta proseguendo ovviamente con le terze dosi e anche le quarte per i pazienti immunodepressi. La certezza è che sembra si stia entrando in una nuova fase, quella della convivenza con il virus.

Il prossimo 31 marzo finirà lo stato di emergenza e l’intenzione del Governo è di non rinnovarla, ma anzi, di tornare alla massima normalità nei prossimi mesi, seppur sempre in modo graduale.

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