Nuovo decreto Natale contro l’aumento dei contagi: quando, novità e cosa cambierà

Simone Micocci

17/11/2021

Decreto Natale: novità per green pass, terza dose vaccino e stato di emergenza. Ancora qualche settimana per capire come potremo festeggiare le festività.

Nuovo decreto Natale contro l’aumento dei contagi: quando, novità e cosa cambierà

Presto il Governo potrebbe decidere di approvare un nuovo decreto - più probabile rispetto a un DPCM - per introdurre nuove regole e cambiamenti in vista del Natale.

Nell’ultima settimana si è ripreso a parlare di modifiche al green pass, tra cui la possibile introduzione del modello 2G anche in Italia. Secondo quanto fatto trapelare dal Governo non è ancora tempo per modificare quanto previsto dall’attuale normativa, ma non è da escludere che a dicembre ci possa essere un nuovo decreto che andrà a modificare le regole sulla certificazione, con lo scopo di spingere con le vaccinazioni in vista del Natale.

D’altronde, semmai dovesse esserci un inasprimento delle regole, di certo non potrà essere deciso in Parlamento con la conversione del decreto 127/2021, quello che per intenderci ha introdotto l’obbligo della certificazione sui luoghi di lavoro.

Con la conversione in legge di questo provvedimento potrebbero esserci novità sul green pass, ma sempre restando in ambito lavorativo: ad esempio tra gli emendamenti approvati c’è quello per cui il lavoratore potrà restare sul posto di lavoro anche con green pass scaduto, oppure la possibilità di saltare i controlli giornalieri consegnando al datore di lavoro la certificazione cartacea.

Ma per altre novità che andranno a modificare il green pass - compresa quella che potrebbe introdurre anche in Italia la regola del 2G - servirà un nuovo intervento del Governo. Un nuovo decreto con il quale si andrà a intervenire anche sullo stato di emergenza, il quale dovrebbe essere esteso visto che per dicembre gli esperti hanno previsto un notevole aumento dei contagi rispetto a oggi.

Nuovo decreto o DPCM Natale: quando?

Fino a qualche giorno fa il Governo smentiva la possibilità di un nuovo decreto con il quale modificare le regole su green pass, terza dose e stato di emergenza.

Tuttavia, le cose - come dimostra quanto successo negli ultimi due anni - in tempo di pandemia possono cambiare rapidamente. Tant’è che in questi giorni le Regioni stanno facendo pressione al Governo affinché anche in Italia venga adottato il modello austriaco di un lockdown solo per vaccinati.

Le pressioni da parte delle amministrazioni regionali, come pure un incremento dei contagi (con le prime regioni che si preparano a passare in zona gialla), potrebbero quindi spingere il Governo ad anticipare la sua decisione riguardo alla possibilità di un nuovo decreto o DPCM. Al momento la posizione ufficiale del Governo, comunque, resta quella descritta nei giorni scorsi da Di Maio e Speranza: “nuove decisioni non verranno prese prima di dicembre”.

Nuovo decreto o DPCM Natale: le novità per il green pass

Come anticipato, l’Italia tra dicembre e gennaio rischia un boom di contagi; una quarta ondata che come all’estero potrebbe essere una “pandemia dei non vaccinati”. Obiettivo, dunque, è aumentare i vaccinati con almeno la prima dose e velocizzare sulla somministrazione della terza dose.

Per questo motivo, con un nuovo decreto Natale potrebbe esserci l’introduzione di alcune novità sulla certificazione, quali:

  • introduzione della regola 2G anche in Italia: nel dettaglio, questa, introdotta in Austria e Germania, prevede che in determinate situazioni possano entrare solo vaccinati (geimpft) e guariti (genesen). Verrebbe di fatto tolta la possibilità di ottenere il green pass a seguito di un tampone negativo;
  • in alternativa alla regola del 2G, potrebbero esserci novità sulle regole per il rilascio del green pass con tampone negativo. L’ipotesi è di eliminare la possibilità di ottenere la certificazione a seguito di un tampone rapido, in quanto meno efficace del tampone molecolare. Parimenti, la durata del green pass dopo tampone molecolare, al momento di 72 ore, potrebbe tornare a essere di 48 ore.

Nuovo decreto o DPCM Natale: le novità per la terza dose

Ma nel frattempo l’Italia deve prendere delle decisioni importanti per la terza dose di vaccino. Già in questi giorni dovrebbe arrivare l’obbligo per i professionisti sanitari, ma poi l’intenzione è che tutti coloro a cui sono state somministrate le due dosi di vaccino facciano anche la terza, così da avere una copertura più completa e massima nel periodo in cui dovrebbe scoppiare la quarta ondata.

Per questo motivo potrebbe esserci un taglio della durata del green pass. Non più 12 mesi, come oggi, ma solo 9, così da dare 3 mesi di tempo per potersi sottoporre alla terza dose (dopo la quale la certificazione avrebbe nuovamente durata di 12 mesi). A tal proposito, ricordiamo che gli esperti consigliano la terza dose dopo 6 mesi dal completamento del primo ciclo vaccinale.

Nuovo decreto o DPCM Natale: lo stato di emergenza

Altro aspetto su cui dovrà intervenire il Governo riguarda la scadenza dello stato di emergenza. Al momento questo termina il 31 dicembre 2021, e con lui anche la regola per cui il green pass è obbligatorio per lavorare.

Ma sembra scontato che semmai dovesse esserci davvero una quarta ondata il Governo deciderà di mantenere i poteri straordinari che questo stato gli riconosce, andandone a prorogare la durata. Secondo quanto previsto dalla normativa potrebbe esserci la proroga di un solo mese (fino a gennaio 2022, due anni esatti da quando questo è stato decretato), ma nulla vieta al Governo di decidere per un nuovo stato di emergenza, ripartendo dunque da zero nel calcolo del limite di due anni.

Nuovo decreto o DPCM Natale: nuove restrizioni per le feste?

Al momento però non sembrano esserci rischi per le festività, com’è stato lo scorso anno. Nonostante gli esperti continuino a chiedere prudenza evitando pranzi e cene affollati, il Governo sembra voler mantenere il basso profilo nei confronti di coloro che sono vaccinati.

Per questo motivo non dovrebbero esserci regole severe come lockdown e coprifuoco, fermo restando che molto dipenderà dal colore della regione.

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